Indie e Cina. 379 mente.1 Propaganda mandò due preti di recente ordinazione, Simonetti e Timoni del Collegio cinese di Napoli, e Clemente XIV li raccomandò all’arcivescovo di Manila,2 esortandolo a occuparsi del Seminario progettato coll’aiutare Propaganda a entrare in possesso dei mezzi cospicui lasciati in eredità dal Cardinal Tour-non. Ma ancora nel 1799 l’istituzione del Seminario era rimasta allo stato di progetto.3 Dalla Cina il vescovo di Nanchino, Goffredo di Laimbeckhoven, spedì due documenti.4 Il primo è notevole, perchè dimostra che tra i Cinesi delle alte classi si trovavano ancora, almeno eccezionalmente, dei cristiani. Vi si tratta del mandarino tartaro Ma Ioseph, che era stato condannato per la sua fede, ma la cui pena era stata commutata nell’esilio. Il secondo documento attesta l’obbedienza dei gesuiti alle ordinanze pontifìcie.5 Il Papa elogia un funzionario del regno di Awa per aver messo in opera la propria considerazione presso il re per promuovere la missione, e lo nomina cavaliere dello Speron d’oro.6 Anche il re di Travancor si era mostrato favorevole ai missionari carmelitani, per cui Clemente XIV lo ringraziò con un Breve particolare.7 Lo stesso onore egli fece al governatore olandese del Malabar, che aveva offerto protezione ai cattolici.8 Del resto la situazione della missione del Malabar era tutt’altro che favorevole per molti riguardi. Come scrive il 31 dicembre 1770 il vicario apostolico, il carmelitano Fiorenzo di Gesù di Nazareth, vescovo di Areopoli e fondatore di un Seminario a Verapoli, 9 nè l’arcivescovo diCran-ganor nè il vescovo di Cocin avevano una residenza stabile; l’arcivescovo era stato espulso dal re di Travancor e viveva ora in una capanna remota. Il vescovo di Cocin aveva subito egual trattamento da parte degli Inglesi e abitava ora presso la chiesa di Quillon. Essendo essi ambedue gesuiti, fin dal 1759, il governo portoghese aveva cessato loro qualsiasi emolumento, ed essi non 1*Archivio di Propaganda, Indie or. e Cina. Scritt. rif. nella Congr. 32, no. 20. 2 21 giugno 1770, Jus pontif. IV 164; Theiner, Epist. 93. ! ‘Archivio di Propa g[a n d a , Indie or. e Cina. Scritt. rif. Congr. 39, no. 25. 1 * 1° giugno 1771, ibid. 32, no. 38. 5 * « Misere ad me omnium S. Congregationis missionariorum testimonia de absolutissima Patrum Societatis erga decreta apostolica obedientia; quod si ne ista quidem S. Congregationi sufficiant, nescio qua altera spongia tam nigras cavillationes » (il resto danneggiato), ibid. 6 * A Pietro Millard, 4 marzo 1773, «Epist. ad. princ. » a° III, n. 281, Archivio segreto pontificio. 7 2 luglio 1774, in Theiner, Epist. 318. 8 23 luglio 1772, * « Epist. ad princ. » a0 IV, p. 84, loc. cit. * ’Archivio di Propaganda, Indie or. e Cina 1769-1771. Scritt. rif. Congr. 32, no. 36.