92 Clemente XIY. 1769-1774. Capitolo II. le migliori disposizioni per il ristabilimento dell’accordo completo colla Santa Sede; gli era stata data altresì assicurazione che i suoi brevi di autorizzazione, i quali erano stati mandati in esame al Tribunale dell’Embargo (spedizione), gli sarebbero stati restituiti in breve. Il giorno seguente il Pombal, nel restituirgli la visita, lo informò che per aprire la nunziatura non mancava che il consenso del re: un’indisposizione del Pombal gl’impediva di sollecitarlo immediatamente.1 Nonostante siffatte dilazioni, il Conti assicurava, il 24 giugno, di essere completamente soddisfatto, e metteva in evidenza la sincerità del Pombal.2 Il 31 luglio riferiva intorno alle buone disposizioni d’animo della coppia regale: la regina aveva domandato al suo consorte di concludere finalmente una pace onorevole colla Santa Sede.3 Incoraggiato da ciò, il Conti espose il 1° agosto al primo ministro le conseguenze insopportabili che il divieto dei rapporti con Roma aveva prodotte a partire dal 1780. Molti vescovi avevano concesso tutte le possibili dispense matrimoniali nei vari gradi di parentela, colla clausola: « perdurando l'impedimento del libero ricorso alla Santa Sede », e alcuni di essi, compreso il Cardinal patriarca, continuavano ad arrogarsi indebitamente questo diritto anche in presenza del nunzio apostolico, indotti a ciò da eccessiva arrendevolezza verso i poteri dello Stato, i quali non avevano ancora revocato l’editto del 1760. Il Conti pregava il Pombal di mettere prontamente fine a questo stato di cose. A una nuova urgente rimostranza del nunzio il Pombal rispose scusandosi che il suo mal d’occhi gli era d’ostacolo all’immediato disbrigo della pratica, ma promise di dargli soddisfazione al più presto.4 La medesima assicurazione ripetè il 14 agosto, e gli riuscì di tranquillizzare il nunzio.5 Ma la pazienza del Conti fu messa ancora lungamente a prova, finché finalmente il 23 agosto il Pombal gli comunicò che il re consentiva l’apertura del tribunale della nunziatura, senza pregiudizio per le leggi e i diritti del regno. Tuttavia l’editto relativo conteneva soltanto la sospensione dell’ordinanza del 4 agosto 1760,6 peraltro senza fissare un limite alla sospensione stessa. Nel dare relazione di ciò al Segretario di stato il 25 agosto 1770, il Conti giustifica il governo portoghese osservando che non era stato possibile evitare il vocabolo « sospensione », perchè « qlie]lo di 1 Ibid. 512. 2 * Conti a Pallavicini, 24 luglio 1770, Nunziat. di Portogallo 119 A. Archivio segreto pontificio. 3 Dispaccio cifrato di Conti a Pallavicini, 31 luglio 1770, ibid. 118. 1 Theiner, Hist. I 517. 5 * Conti a Pallavicini, 14 agosto 1770, loc. cit. 119 A. 6 Collecfào III 107 s., 109 s.