Gang anelli e la questione dei gesuiti. 03 •dal Papa nella prima udienza concessagli, che le potenze avrebbero ottenuto da lui senza difficoltà lo scioglimento dell’Ordine.1 La medesima cosa inferiva il Solis dalle nomine agli uffici e dall’affermazione ripetuta del Papa, di dovere la sua suprema dignità al re di Spagna e di non nutrire altra brama che di vivere in pieno accordo colle tre corti.2 L’inviato veneziano, sempre bene informato, scriveva al Papa che gli ambasciatori di Francia, Spagna e Portogallo ritenevano fuori di dubbio la soppressione della quale il tempo e il modo potevano essere tranquillamente lasciati al criterio del Papa.3 Il Cardinal Malvezzi, a Bologna, dichiarava senza ambagi che l’abolizione totale della così detta Compagnia di Gesù era l’espressa condizione preliminare di un accomodamento tra le corone, specialmente il Portogallo, e la Santa Sede.4 L’Az-puru vedeva un’allusione a ciò perfino nella prima medaglia fatta coniare dal neo-eletto, recante il motto: Fia pax in virtute tua. Inoltre Clemente XIV avrebbe detto di voler seguire la stessa politica di Benedetto XIV, di avere vedute diverse da quelle del suo predecessore, anzi opposte, e di essere animato dal desiderio di dar soddisfazione al re di Spagna, verso il quale si sentiva profondamente obbligato. Clemente XIY non aveva nè rifiutato, come lo Stoppani, nè dato la promessa della soppressione, ma si era espresso in termini tali, che il Solis non dubitava che l’avrebbe messa ad effetto dopo la sua elevazione. L’Azpuru non dava, per vero, soverchio peso alla freddezza colla quale Clemente XIV aveva accolto il bacio al piede del generale dei gesuiti, che aveva poi congedato senz’altro, quando gli aveva raccomandato il suo Ordine impartendogli la benedizione. I romani peraltro avevano scorto in questo contegno un indizio della soppressione, specialmente perchè il Papa aveva ricevuto con grande cordialità gli altri generali degli Ordini, e gli stessi gesuiti lo avevano considerato un sintomo funesto.5 Ma l’Azpuru riteneva prova assai più convincente il fatto che Clemente avesse conservato la direzione del processo di beatificazione del vescovo Palafox; all’udienza poi il Papa aveva 1 * A Tanucci, 16 giugno, ibid. 2 * A Grimaldi, 25 maggio, Archivio di Simancas, Estado «013. 3 * Erizzo al doge, 25 maggio, Archivio di Stato di Venezia, Ambasciatore Roma 288. 4 * « [Malvezzi] ha dicho sin la menor reserva, que tiene por cierto la próxima total abolicion de la llamada Compañía de Jesús, añadiendo, que es una expresa preliminar condicion del acomodamiento de las Coronas, y particularmente de la de Portugal, con la S. Sede ». Zambeccari a Grimaldi, Io luglio, Archivio di Simancas, Estado 4734. 5 Quando il Ricci si recò all’udienza del Papa, gli si fece fare una lunga ■anticamera, e alla fine non fu ricevuto. * Brunati a Colloredo, 29 luglio, Archivio di Stato di Vienna.