332 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 7 b. scovi. 1 In Francia si pronunciò a favore dell’erezione di seminarii l’arcivescovo di Cambrai nel suo sinodo provinciale del 1565. 3 Consideravansi come seminarii nel senso del concilio anche i collegi dei Gesuiti. Per questo motivo il decreto tridentino sui seminarii fu a bella posta redatto così che i collegi dei Gesuiti fossero esenti da contributi per i seminarii diocesani3 ed allorché i padri del concilio batterono sull’erezione d’un seminario modello nella stessa eterna città, Morone rispose che Eoma possedeva già istituti del genere nei collegi Romano e Germanico.4 Perciò dopo il decreto sui seminarii parecchi vescovi cercarono di soddisfare al loro dovere domandando collegi gesuitici per le loro diocesi. 5 Ma, come scrive il cardinale Ottone Truchsess, 8 soprattutto Carlo Borromeo era rapito dal pensiero che in ogni diocesi della cristianità sorgessero seminarii: già dopo la terza riconvocazione del concilio,, aiutato specialmente dal legato Morone e dal generale dei Gesuiti Lainez, avere esso sollecitato con tutto lo zelo l’attuazione di questo piano. Già nel 1564 egli eresse a Pavia un convitto per giovani nobili studenti all’università: 7 alla fine dello stesso anno seguì nella sua diocesi di Milano l’apertura di un vero e proprio seminario secondo la prescrizione tridentina. 8 Gli alunni ricevuti per i primi vennero in massima parte dalla Svizzera; 7 egli mise il governo dell’istituto nelle mani de Gesuiti, che però assunsero questo peso solo temporaneamente.10 Nel concistoro del 12 gennaio 1565 il papa confessò d’essere confuso dallo zelo del nipote; Roma non doveva tollerare più a lungo che altre città la prevenissero nell’attuazione del decreto sui 1Due di tali lettere, del 14 e 22 luglio 1564, a Venezia e Lione ricorda i Raynald 1564, n. 53. Cfr. Steinherz IV, 360, 427, 435 e * Brevia Arm. 44, t. 20,. n. 173, Archi vi o segreto pontificio. 2 Vedi Tiieiner, Bildungsanstalten 139 s. 3Polanco, Trento 15 luglio 1563, in Canisii Epist. IV, 292 s.; cfr. 285. 4Polanco addì 12 (13) luglio 1563, ibid. 289. 5Polanco a Canisio, primi di luglio 1563, ibid. 286. Sacchini II, 1. 7, n. 4. Su Magonza, v. sotto. 6 Al gesuita coloniese Giov. v. Reidt, 13 settembre 1564, presso Janssen-Pastor IV15-16, 427. Sugli sforzi per indurre i vescovi ungheresi a fondare seminarii, vedi Steiniierz IV, 436; cfr. 427. 7 San Carlo 195, 200. Cfr. R. Maiocchi e Attilio Moiraghi, il Collegio Borromeo di Pavia, Pavia 1908. V. anche sopra p. 94. 8 II cardinale Borromeo a Ormaneto 23 dicembre 1564. Sala, Docum. II» n. 197. L’apertura in origine fu fissata per l’il novembre 1564. Un breve d’indulgenza di Pio IV del 23 ottobre 1564 per i partecipanti a questa festa presso Sala, Docum. I, 147. Altri brevi pel seminario ibid. 146, 148. Sugli sforzi di Borromeo per procurare entrate al seminario, vedi Sala, Docum. II, 232 ss., n. 38-41, 45, 53, 61, 67, 78, 84, 86 ss. Cfr. anche Wymann 100 e Magistretti Liber seminarii Mediolanensis in Ardi. stor. Lomb. XLIII (1916), 1-3. 9 Sala, Biografia 23. 10 Sala, Docum. Ili, 830.