Il papa per la riforma e pel concilio. Varia sua attività. 99 Apertamente Pio IV dichiarò non essere più lecito ciò che al tempo di Leone X era stato permesso. 1 Confermando il 12 gennaio 1560 la capitolazione elettorale egli manifestò la volontà di attuare come papa ciò che a tutti gli assennati appariva la cosa più necessaria : accingersi cioè seriamente alla riforma e al concilio. In questo senso si espresse anche nel suo primo concistoro tenuto il giorno suddetto. 2 Ancor prima che si radunasse il concilio fu istituita una commissione « per la riforma dei costumi », alla quale appartenevano i cardinali Tournon, Carpi, Morone, Madruzzo, Cueva, Saraceni, Puteo, Cicada, Dolera, Savelli, Alessandro Farnese, Santa Fiora, Este e Carlo Borromeo. Essi dovevano riunirsi ogni giovedì e preparare importanti miglioramenti ai tribunali pontifici e al conclave. I vescovi dimoranti in Curia furono invitati a soddisfare all’obbligo della residenza. 3 Nello stesso tempo tre cardinali ricevettero l’incarico di prendere misure onde provvedere il frumento a Roma.4 A grande soddisfazione della Curia Pio IV manifestò pure in ¡nodo non ambiguo il suo sentimento amante della pace, 6 promise di curare rigorosa giustizia, concedeva di buona voglia udienza ad ognuno, sbrigava rapidamente e abilmente gli affari sviluppando contemporaneamente una vasta attività in fatto di fabbri -he. 6 Una bolla del 15 maggio 1560 perdonava magnanimamente ai romani gli eccessi, di cui si erano resi colpevoli dopo la morte di Paolo IV. 7 La città di Roma, che sotto papa Carafa aveva tanto sofferto, si rialzò notevolmente sia quanto al benessere che al numero degli abitanti, che salì nel 1563 a 80,000. L’inviato veneziano Girolamo Soranzo dichiarava fin d’allora Roma la più 1 Vedi Dembinski, Wybór Piusa IV. 286. 2 V. * Acta consist. Comodi. Vili, 1, Archivio concistoriale del V a t i c a n o. Cfr. Dòllinger, Beitràge I, 328 e la * relazione di Ricasoli del 12 gennaio 1560, Archivio di Stato in Firenze. 3Massarelli presso Merkle II, 343, senza data più precisa. Un * Avviso di Roma del 10 febbraio 1560 (Vrb. 1039, p. 127, Biblioteca Vaticana) riferisce sulla istituzione della congregatione generale per la rejormatione generale, che Arco annunciava imminente il 31 gennaio 1560 (Sickel, Konzil 26). Secondo Massarelli 349 nel settembre 1560 le sedute di questa congregazione ebbero luogo ogni domenica dinanzi al papa. Cfr. Ehses, Berufung des Konzils 2. 4 * Avviso di Roma del 10 febbraio 1560 loc. cit., Biblioteca Vaticana. Cfr. Benigni 35 s e. de Cupis 147 s. 5 Allorché Torquato Conti, capitano dei soldati a piedi, ottenne udienza dal papa per la sua conferma, Pio gli disse che lo avrebbe volentieri ricompensato, * « ma chi’l non vuole ne soldati ne guerra, ma vuole che li contadini attendino a cultivare li terreni per il ben de tutti ». (Avviso di Roma, Urb. 1039, P- H4'>, Biblioteca Vaticana). Cfr. Mocenigo 51. 6 Cfr. Areh. stor. Napolit. I, 648. Riferisce del rapido disbrigo degli affari della Segnatura * Ricasoli ai 13 di gennaio del 1560, Archivio di Stato in Firenze. 7 La bolla trovasi fra gli * Editti all’ Archivio segreto pontifìcio.