576 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 10. venne convertito in ingresso principale e lo spazio a ciò scelto da Michelangelo murato e trasformato in una cappella. In conseguenza di questo assurdo cambiamento ora quando si entra nella Chiesa non si ha più dinanzi a sè la poderosa sala delle terme in tutta la sua lunghezza: è distrutta la grandiosa impressione intesa da Michelangelo. C’è tuttavia fondata speranza che sia ristabilita l’antica forma, 1 che come un tempo renderà la chiesa quella che nel suo genere dopo S. Pietro fa più effetto e la più imponente dell’eterna città. 2 Nella festa di 8. Maria della Neve, 5 agosto 1561, il papa con un seguito di 20 cardinali recossi alle Terme Diocleziane e nel luogo ove doveva sorgere l’altar maggiore pose la prima pietra della nuova chiesa dedicata alla Vergine Maria regina degli Angeli. 3 In parecchi brevi il papa osserva che le Terme erette col sudore dei cristiani a servizio di pagana sensualità dall’infedele tiranno e ferocissimo nemico della Chiesa, ora dovevano servire al culto di Dio onnipotente e alla pietà dei fedeli. 4 Si coniò una moneta colla scritta: « ciò che prima servì all’uso pagano, è ora tempio della Vergine, fondatore è Pio, fuggite demonii! ». 5 Avevano da provvedere al culto in S. Maria degli Angeli i Certosini, i quali ottennero ivi attiguo un convento, che col suo grandioso chiostro decorato di cento colonne di travertino costituiva un degno riscontro alla nuova chiesa. 6 Nel mezzo del cortile sorge ancora un resto dei canuti cipressi che secondo la tradizione piantò di sua mano Michelangelo, creatore di quella fondazione. Poiché il monastero dei Certosini avuto fino allora presso S. Croce a causa dell’aria cattiva non poteva abitarsi nell’estate che con pericolo della vita, l’Ordine aveva un interesse suo proprio nella nuova fabbrica e perciò promise al papa un rilevante contributo per le spese di costruzione. 7 Egli conferì ai Certosi il diritto di pro- 1 Vedi C. Ricci loc. cit. Sul cambiamento del Vanvitelli efr. Gurlitt, Gescli. des Barockstils in Italien, Stuttgart 1887, 538. 2 Cfr. Gamucci, Antichità 114. 3 Vedi Bondonits 542 s.; Cancellieri, De secret. II, 1027. Cfr. * Avviso di Koma del 9 agosto 1561 (Urh. 1039, p. 293b, Biblioteca Vaticana), che ricorda avere Pio IV ai 6 d’agosto 1561 poibito sotto pena di scomunica, « che in detto luoco non vi si vada a giocar ne con cocchi ne cavalli ». 4 Vedi il breve del 10 marzo 1562 presso Raynald 1562, n. 189. Suona similmente il * breve del 2 novembre 1564 al nunzio di Spagna (Archivio segreto pontificio); v. App. n. 75. 5 Vedi Bonanni I, 284. 6 Servì di modello la Certosa presso Firenze. Cfr. Letaeouilly III, 316, 317; Tiiode V, 185. 7 Cfr. * Avviso di Roma del 2 agosto 1561: « I frati Certosini han promesso a S. S.til di spendere 40m ducati in una fabbrica nuova che la vuol fare per la chiesa nuova dei martiri che la sia poi di loro et che il Papa l’habia del resto a far finire a spese sue proprie » ( Urb. 1039, p. 292, Biblioteca Vaticana). Secondo il * breve del 2 novembre 1564 (v. App. n. 75) la contribuzione fu data per la costruzione del convento.