Il Nicchione del Belvedere. 555 zialmente terminati e con gusto decorati di statue e fontane i nuovi ambienti cominciati da Paolo IV. 1 II papa li visitò il 30 agosto. 2 Alcune sale, che ora fanno da Museo etrusco, ricevettero negli anni seguenti come decorazione della cornice delle pitture con rappresentazioni bibliche, allegoriche e mitologiche, che in parte sono ancora ben conservate. 3 Cade nel 1562 l’erezione dei due piani della nuova facciata di Belvedere. Allora, come mostra un disegno di Giovan Antonio Dosio, il grande cortile era chiuso verso Ovest da semplici muri. 4 In corrispondenza col tratto di Est iniziato da Giulio II e finito da Paolo III, Pio IV fece eseguire da Pirro Ligorio un corridoio a tre piani, portando così a termine lo schizzo ideale di Bramante quasi un mezzo secolo dopo la morte del maestro. 5 Nello stesso tempo Ligorio diresse l’esecuzione della gigantesca nicchia, il famoso Nicchione probabilmente già progettato da Michelangelo allorché sotto Giulio III mutò nell’odierna forma la scala dinanzi l’esedra di Bramante. Ligorio attuò il pensiero erigendo un secondo piano sul lato minore di Nord, costruendo a volta la mezza cupola sopra la nicchia e coronandola di una loggia che offre la più bella vista sulla città e campagna. 6 Al tempo dei Romani simile nicchia colossale, quale oggi pure sul cosidetto Stadion nel palazzo imperiale guarda sul Palatino, era il motivo preferito pei giardini. 7 1 Vedi * Avviso di Roma del 30 agosto 1561, Urb. 1039, p. 296, Biblioteca V aticana. Secondo l’iscrizione presso Forcella VI, 78 i lavori furono del tutto finiti nel 1562. 2 Fr. Tonina notifica il 30 agosto 1561 che Pio IV aveva visitato * tutte le fabbriche di Belvedere, che in breve sarebbero finite. Archivio Gonzaga in Mantova. 3 Cfr. Taja354s.; Friedländer 68 s., 119, 121, 129. Friedländer prova, che queste pitture appartengono allo stesso gruppo di artisti, che vennero occupati nel Casino di Pio IV. Cfr. anche Bertolotti, Art. Lomb. I, 114, 118 s., 135; Art. Bologn. 43; Jahrb. der Preuss. Kwnstsamml. XXX (1909) Beiheft p. 166. 4 Vedi Eggea, Veduten tav. 47. 5 Cfr. Lanciani III, 214 s. 6 Fino ad ora il disegno per la gigantesca nicchia fu universalmente attribuito a Bramante. In un lavoro che uscirà fra poco il Dr. Dagoberto Fret darà la prova che da Bramante fu progettata semplicemente l’esedra a un piano con una scala scoperta a semicerchio e che l’idea dell’imponente magnifico Nic-chione probabilmente proviene da Michelangelo. Che la gigantesca nicchia sorgesse solo sotto Pio IV lo afferma anche l’iscrizione rimasta finora inosservata: « Pius IV Medices Mediolanensis Pont. Max. quo commodiores honestioresque sibi successoribusque hortos Vaticanos redderet, complures aulas, cubicula et scalas, circum supraeque hemicyclum pleraque a fundamentis ex-truxit, quasdam in veterem formam restituii atque exomavit. Anno salutis Pont. MDLXII, Pont, sui anno III Cai. Ian. absolvit ». Du Chesne, Rist, des Papes II, Paris 1653, 422. 7 Cfr. M. Gothein, Geschichte des Gartenkunst I, 242.