658 Appendice. memoria di Pio IV et però son proceduto nel bene che lui fece con molte et affetuose parole; nel male (perchè anche lui fu huomo) con tutto quel rispetto et brevità che ho saputo senza pregiudicar però alla verità et questo l’ho fatto accio che mi sia creduto il vero et non entri in opinione di bugiardo et adulatore, dalli quali errori me ne guardo quanto posso. Y. S. piacendosi vedrà questa deboi faticha et la racconcierà, muterà, aggiongerà, levará quello che gli parrà sia honesto et conveniente che tanto mi sforzarò di lassar quanto lei comandará». Prego un sollecito rinvio dovendo spedire il libro a Colonia, ove lo si ristampa. Esso è già compiuto fino a Clemente VII. T'inora non si sa che cosa abbia risposto il Borromeo, ma la lettera è in alto grado significativa per il costume di Panvinio. È oltremodo penoso riscontrare simili arti in un dotto del resto sì altamente benemerito. 1 Panvinio era un ingegno, ma non un carattere. L’esposizione della storia contemporanea forma per ogni storico uno scogl;o pericoloso, nel quale ha dato anche Panvinio.2 Prima redazione. Seconda redazione. Terza redazione. Carafarum eiusdem Pauli propinquorum res tam in patrui Pontifica-tu, quam aliis temporibus patratas, et prae-sertim bello Neapolita-no, quo universus ter-rarum orbis, atqueTJrbs inprimis vexata fuerat, cardinalium aliquot, et Urbis gubematoris Hie-ronymi episcopi Sago-nensis sententiae subisci t, Unde cum eorum nomina inter reos re-cepta essent, Carolus et Alfonsus Carafae, Scipio Bebiba cardinales, Ioannes comes Monte rii, qui dux Palliani di- Carafarum Pauli IV propinquorum crimina, cum patru o pontífice, bello potissimum Nea-politano, quo universa paene Italia atque Urbs inprimis et propinquae provinciae vexatae fue-runt, tum aliis temporibus in publicam in-currentia offensionem patrata cognoscere, et legitimis poenis vindicare statuit. Itaque quamquam suapte natura mitis et ab omni immanità te alienus, non potuit tamen et sui honoris et pontificii mu-neris causa ab huius- Pontifex interim, vel eorum memor qua e in sui contumeliam cardi-nalis Carafa in conclavi dixerat, vel ducis Pa-liani regiae prò Ducatu Paliani compensationi (ut fama fuit) prò so-roris filio inhians, aut (quod ipse aiebat) ut Romanorum pontifi-cum propinqui« salutare exemplum xelinqueret, ut populos sibi creditos clementer acciperent et publica negocia prò ecclesia e dignitate confi-cerent, specie vindi-candi ea crimina quae Carafae patruo Pontili - 1 Soltanto recentemente è stato messo in luce per la profonda investigazione di 0. Hartig un merito del Panvinio finora ignoto: il suo tentativo di una iconografia dei papi, nel quale anche il vestiario liturgico è stato preso in considerazione più esattamente che in tutte le posteriori collezioni di ritratti dei papi (v. Histor. Jahrbuch XXXVIII, 284-314 e Die Gründung der Münchener Eoj-blioteTc durch Albrecht V. und Johann Jakob Fugger, München 1919, 218, 274, 410). 2 Fino al presente si sa sì poco dal carattere di Panvinio che specialmente a questo proposito appare molto desiderabile la monografia basata su profondi studii preparata dallo Schrörs.