548 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 10. questo riguardo, diventò oltremodo importante per la penetrazione della riforma e restaurazione cattolica. I frutti di questi sforzi, come anche quelli dell’attività riformativa del papa, maturarono però solo in tempo posteriore. È notevole come ad onta di tutte le inclinazioni mondane di Pio IV sotto di lui sostanzialmente si tenessero le rigide vie di Paolo IV.1 Di ciò il merito principale spetta al suo segretario di stato Carlo Borromeo, che operò miracoli col suo esempio. Quest’uomo, dinanzi al cui perfetto disinteresse, profondità religiosa e purezza immacolata si piegano anche i più freddi critici, fu fino all’ultimo come il buon genio del quarto Pio: a lui egli deve i suoi migliori successi. 2 10. Pio IV promotore della scienza e dell’arte. Fortificazione e abbellimento di Roma. La Villa Pia. La nuova fabbrica di S. Pietro e la morte di Michelangelo. La figura di Pio IV sarebbe incompleta ove non si considerassero le sue relazioni colla scienza e l’arte. Come in Paolo IV, così in lui il mecenatismo delle lettere rimane molto indietro all’artistico. Che Pio IV apprezzasse i meriti scientifici e letterarii è dimostrato dall’aiuto liberale dato a scrittori3 come dal conferimento della porpora a uomini come Seripando, Hosio, Mula, Xavagero, 1 Vedi Giac. Soranzo 183; Baschet, Dipi. Venet. 192. Sotto Pio IV sorsero parecchie nuove diocesi nei paesi di missione; così per decreto concistoriale del 27 giugno 1561 Santiago nel Chile e Vera Paz nel Messico, il 19 novembre 1561 Yucatan, che fu unita colla diocesi di Cocumel esistente fin dal 1520. La sede vescovile di Santa Marta fu trasferita a Santa Fé de Bogotà. I relativi estratti dagli atti concistoriali in Becords of thè American Catholic Historical Society of Philadelphia X (1899) 339-341. Cfr. Raynald 1564, n. 58. I greci in Italia con breve del 16 febbraio 1564 furono sottoposti alla giurisdizione dei vescovi latini (* Editti V, 10, Archivio segreto pontificio). Sulle relazioni di Pio IV coll’Oriente v. in App. n. 87-89. 2 Vedi Reinhadrt-Steffens I, xxi s. Cfr. Benrath in Bealenzyklop. di Herzog XV3, 438. 3 Della grande liberalità di Pio IV verso i Uterati et poveri riferisce già un * Avviso di Roma del 20 gennaio 1560, Urb. 1039, p. 120, Biblioteca Vaticana. Nel febbraio 1560 Latini parla del favore concesso ai letterati; vedi M asius, Briefe 322. Il papa stesso in un * breve del 1564 (Min. Brev., 20, n. 177, A r -chivio segreto pontificio) fa rilevare quanto apprezzi uomini dotti-Cfr. ibid. n. 166 il * breve a Mattia Sittardus. Quest’alto apprezzamento Pio IV documentò fra altro favorendo Sperone Speroni famoso oratore e filosofo (vedi Flamini 474; Frati, Catal. dei Mss. d. Bibl. Marciana I, 98; Zambetti. Sp. Spe' roni, Lecce 1913) e Gabriele Faerno (vedi Renazzi II, 215 s.; Flamini 117 ; Reumont III, 2, 693). Il poeta Luigi Tansillo dovette a Pio IV che il suo nome