572 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 10. lante. Tutti gli osservatori sono concordi nel riconoscere il suo eminente merito per il rialzamento e l’abbellimento di Roma. Già nel 1563 il numero degli abitanti salì a 80,000: fu coniata una medaglia commemorativa colla scritta: Roma resurgens. 1 Luigi Contarmi scriveva nel 1569: se questo papa da non lodarsi mai a sufficienza avesse vissuto altri quattro anni, Eoma per le sue costruzioni sarebbe diventata una nuova città. 2 La brevità del pontificato è stata anche la causa che anche sotto Pio IV non fu continuata la costruzione del palazzo grandiosamente concepito per ricevervi i tribunali e gli uffici notarili della città a Via Giulia, che Bramante aveva abbozzato e che sotto Giulio II non era arrivato più su degli inizi del pian terreno. 3 Viva parte prese Pio IV al compimento del Palazzo dei Conservatori. Fin dal 1555 il consigliere Prospero Boccapaduli s’era sforzato per far riuscire in Senato, che si ripigliassero i piani di Michelangelo abbozzati nel 1538 e solo in minima parte giunti ad esecuzione. Nella primavera del 1563 finalmente per intervento personale del papa i lavori, cominciati a quanto pare già nel 1560, ebbero un corso migliore. Dopo un banchetto, che i romani diedero a Pio IV sul Campidoglio il 21 marzo, egli prese le corri spondenti disposizioni. Nel 1564 fu nominato sopraintendente il Boccapaduli: compaiono come architetti dal 1560 al 1577 Giacomo della Porta e Martino Lunghi. 4 Sulla Via Flaminia Pio IV negli anni 1561-1564 fece eseguire, un nuovo palazzo presso la fontana monumentale di Giulio III; ne aveva fatto il progetto Pirro Ligorio. 5 Nuovamente restaurati ed abbelliti furono il Palazzo di Paolo III sul Campidoglio, 6 II coi 1Vedi * Acta consist. al 27 giugno 1561 (Archivio Concistoriale del Vaticano) in App. n. 30 .11 19 settembre 1561 fu decisa una contributìo cardinalium pro aqua Salmiis (ibid.). Cfr. Gikol. Soranzo 83; Venuti 113; inoltro fi astucci, Antichità 116, 134, 182, 192, e Epist. P. Manutii, Venetiis 1573, 345. 2Contarini, Antichità 41. Cfr. i versi.di Masson, De episc. Urbis 412, che Lanciani (III, 212) reputa, del tutto giustificati: a me sembrano esagerati. 3 Su questo notevole progetto, finora ignoto, che tenne occupato due volte Pio IV, v. in App. n. 31 e 72 le notizie di Fr. Tonina nelle sue * relazioni del 15 luglio 1561 e 22 luglio 1564, Archivio Gonzaga in Mantova. 4 Cfr. Rodocaxaciii, Capitole 87 s., nonché O. Pollak in Zeitschr. für Gesch. der Architektur III (1910), 201 ss. e nel Beiblatt del Kunstgcschichtl. Jahrb. der K. K. Zentralkommission 1910, 165 s. Trovasi la notizia dell’intervento di Pio IV, di cui finora nulla sapevasi, nella *relazione di Fr. Tonina delTH marzo 1563, ove ricordato il banchetto si dice: « S. B. ordinò poi circa la fabriea che si ha da fare nel palazzo de Conservatori, et disse quello che era di parer et di voler suo ».Archivio Gonzaga in Mantova. 5 Cfr. Balestra, La fontana pubblica di Giulio III e il palazzo di Pio il sulla via Flaminia, Roma 1911, 16, 23 s., 29 s., 39 s. 6 Vedi Casimiro, S. Maria in Araceli, Roma 1736, 469; Vetter, Aracoeli, Roma 1886, 73 s.; Novaes VII, 46; Lanciani III, 230; Dengel, Palazzo di Venezia. 104.