Propositi dell’ inviato spagnuolo Vargas. 27 placabile ostinazione con cui stavansi di fronte pareva che l’elezione dovesse protrarsi immensamente. A questo punto si aggiunse che la diplomazia spagnuola s’intromise in maniera spoglia di riguardi nel corso dell’elezione e con ciò la confusione fu portata all’apogeo. La mattina del 25 settembre era giunto in Roma l’inviato spagnuolo, Francisco de Vargas,1 ed erasi presentato il dì seguente ai cardinali.2 Con lui entrò in scena un diplomatico di non comune energia e cocciutaggine. Irritavalo dovere sempre sentir ripetere in Italia che da Clemente VII in poi non avesse più ottenuto la tiara un deciso seguace di Carlo V, sì invece spesso un cardinale escluso dall’imperatore.3 Giusta il fermo proposito del Vargas doveva altrimenti avvenire sotto Filippo II e perciò egli svolse un’attività febbrile per influire sull’elezione in senso ■ ondo Guadagno (* lettera del 4 ottobre 1559, Archivio Gonzaga in Man- 1 o v a) sono per Gonzaga : du Bellay, Toumon, Armagnac, Lenoncourt, Guise, Kste, Madruzzo, Sforza, Ser moneta, Morone, Medici, Puteo, Capodiferro, Cicada, Pisani, Cornaro, Cristoforo del Monte, Mercurio, Rovere, Corgna, Simoncelli, Strozzi, Gonzaga. Contro Gonzaga secondo Guadagno sono : Alessandro e Ranuccio Farnese, Savelli, Carpi, Saraceni, Carlo Carafa, Scotti, Vitelli, Gaddi, Rebiba, Ghi-slieri, Diomede Carafa, Alfonso Carafa, Innocenzo del Monte, Reumano, Capi-k'hi, Dolera. Al nome di Dolera sta l’osservazione: andrà a Mantova non man-nido più di 2 voti. Sono neutrali Pacheco, Ricci, Crispi, Truchsess, Cesi, Dan-'lino, Cueva. Di Truchsess, Cesi, Dandino il Guadagno dice: andranno in Mantova ; di Cueva : andrà in Mantova mancando il suo voto. Una lista, che l’inviato imperiale Francesco von Thurm unisce ad una lettera del 30 settembre 1559 a Ferdinando I (pubblicata da S. Brunner in Studien und Mitteilungen aus dein Benediktiner- und Zisterzienserorden VI 2 [1885]), si differenzia dal catalogo di Guadagno come segue : essa aggiunge agli amici di Gonzaga Saraceni, Cueva e Cesi, tralasciando però Medici, Mercurio e Gonzaga (secondo Bondonus 50, Cueva nel tentativo d’adorazione del 25 settembre fu tra i nemici del Gonzaga : cfr. Müller 135). Nel catalogo dei nemici di Gonzaga mancano Saraceni e Innocenzo del Monte. Fra i neutrali Thurm computa anche Medici, Innocenzo del Monte e Mercurio, ma non Cesi e Cueva. Un *terzo catalogo, negli * Avvisi di Roma del 7 ottobre 1559 (Urb. 1039, Biblioteca V aticana), enumera 20 amici del Gonzaga e sono i cardinali addotti da Guadagno come amici ad eccezione di Morone, Medici e Mercurio. Questo terzo elenco computa fra i nemici di Gonzaga tutti gli indicati da Guadagno come nemici e neutrali ed inoltre Medici e Mercurio. In esso Morone non è neanche nominato. Secondo Vargas (lettera del 5 novembre 1559 presso DÖllinger, Beiträge I, 290) del partito spagnuolo votarono per Gonzaga: Sforza, Madruzzo, Morone, Cicada, Cornaro, Mercurio, Corgna, Puteo. 1 Vargas, zelante seguace di Ruy Gomez, era stato nominato specialmente dietro consiglio di Granvella ad onta dell’opposizione di Alba (Hinojosa 49-Susta, Pius IV. 129 s.). In questo luogo Susta dà una geniale descrizione del carattere del diplomatico Vargas. Ottimamente tratta della sua vita, con indicazione di ampia letteratura, Constant, Rapport 186 s. 2 Vargas a Filippo II, 27 settembre 1559, presso DÖllinger, Beiträge I, 267. La lettera di Filippo ai cardinali del 9 settembre 1559, che Vargas comunicò ai medesimi il 27, è stampata in Sägmüller 93 s. ; cfr. Herre 44. Sunto del discorso di Vargas ai cardinali e risposta del du Bellay presso Guidus 615. 3 Vargas a Filippo II, 31 gennaio 1560, presso DÖllinger, Beiträge I, 330.