228 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 5 b. fatte il cardinale Morone, che era il legato destinato alla corte imperiale. 1 La spedizione di questi brevi però fu sospesa, perchè si decise di far rispondere solo a voce a mezzo del Morone su tutti i negozi toccati nelle lettere imperiali del 3 marzo. Tale missione fu notificata all’imperatore in un breve steso il 19 marzo per il legato. 2 In esso si menziona anche l’altra molto importante incombenza già prima affidata al Morone, cioè la sua nomina a legato conciliare. Quando infatti giunse a Roma (6 marzo) la notizia della morte di Gonzaga, Pio IV riconobbe tosto che dovevasi senza indugio procurare una sostituzione e già la mattina dopo, senza interrogare il Sacro Collegio, nominava legati al concilio i cardinali Morone e Navagero. 3 In quest’atto rapidamente deciso Pio IV comprovò ancora una volta la sua grande sapienza politica. Prevenne altre proposte, specialmente la candidatura subito spuntata dell’ambizioso Guise. Quantunque avesse tenuta segreta la sua intenzione, il cardinale Bourdaisière era riuscito ad arrivare dal papa ancor prima del concistoro il 7 marzo per esporgli la necessità della nomina di Guise. Pio IV rispose conciso e reciso : venendo il cardinale di Lorena considerato come il capo di un partito al concilio, è impossibile che paia opportuno conferirgli la presidenza dovendo il titolare di tale dignità essere esente dal minimo sospetto di parzialità. 4 Grande avvedutezza dimostrò Pio IV nella scelta dei nuovi legati conciliari ; dei tre tutt’ora a Trento, due, Seripando ed Hosio, erano teologi, Simonetta canonista. Ma poiché dopo l’arrivo dei francesi era sempre più apparsa la necessità di un accordo colle grandi potenze sul corso e la fine del concilio, occorrevano urgentemente diplomatici provetti. Fra tutti i cardinali figuravano a questo riguardo siccome i più adatti Morone e Navagero. IsTava-gero aveva dietro di sè una-gloriosa carriera quale ambasciatore veneziano, Morone era certamente il più capace diplomatico, di cui allora disponesse la Santa Sede. Inoltre da molti anni era famigliare in modo affatto particolare coi negozi ecclesiastici, per cui già Paolo III avevagli destinato la dignità di legato alla prima intimazione del concilio tridentino. Legavaio a Pio IV amicizia di molti anni, e godevane in alto grado la fiducia. Inoltre, ove 1 Vedi Kaynald 1563, a. 38, Le Plat V, 765-768, Sägmüller, Papstwahlbullen 143 s. 2 Vedi Steinherz III, 259. Cfr. Sickel, Konzil 471. 3 Vedi Acta consist, card. Gamtsarae (Cod. Vat. 7061) presso Sickel, Beiträge I, 52; Susta III, 267 s., 270; Pogiani Epist. III, 262; Dollinger, Beiträge I, 487; Sickel, Konzil 452. 4 Vedi Pallavicini 20, 6, 4-5; Le Plat V, 713; Baguenault de Puchesse 346; Susta III, 270.