428 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 8 c. del papa alla collera del popolo nelle strade di Londra, sarebbesi scelto Greenwich.1 Prima ancora, il 12 aprile, de la Quadra aveva scritto alla reggente di ÌJeerlandia, che s’affrettasse il viaggio di Martinengo perchè finalménte la regina fosse costretta a scoprire le sue carte.11 Margherita di Parma approvò, ma volle che l’ambasciatore chiedesse prima da Elisabetta un passaporto per Martinengo.3 In apparenza Cecil accolse cortesemente la richiesta: il 25 aprile visitò l’inviato spagnuolo e si scusò di non potere concedere subito la desiderata udienza. Quando ai 28 tornò a conferire con de la Quadra, egli era del tutto cambiato: aveva trovato il pretesto, sotto il quale poteva senza grande scandalo tener lontano d’Inghilterra il nunzio. A metà di aprile cioè erano stati carcerati alcuni ragguardevoli cattolici per avere ascoltato Messa. Ora Cecil gonfiò la cosa fino a una congiura dei cattolici, nella quale fosse coinvolto anche l’inviato spagnuolo. Inoltre Pio IV aveva mandato poco prima un nunzio in Irlanda, ciò che diede occasione al segretario di Stato di sostenere, che quel nunzio vi sollevasse il popolo, ed altrettanto doversi temere da Martinengo in Inghilterra. Date queste circostanze, dichiarò Cecil , non si può più parlare di passaporto per Martinengo.4 Il 1° maggio 1561 si riunì a Greenwich il consiglio segreto della regina per prendere deliberazione definitiva sull’ammissione di Martinengo. Anche allora molti dei consiglieri temettero di chiudere senza cerimonie l’Inghilterra al nunzio, quand’ecco il custode del grande sigillo, Nicola Bacon, dichiarare che era senza altro alto tradimento votare a favore del nunzio. Da ultimo Cecil riuscì a trarre l’intero consiglio dalla sua parte.5 Ai 5 di maggio fu chiamato l’inviato spagnuolo per rimettergli la risposta del consiglio. De la Quadra si rifiutò di riceverla non essendo ambasciatore del papa. Perciò il documento gli venne semplicemente letto. Vi si diceva che l’ammissione d’un inviato papale era contro le leggi del paese, contro una sana politica e che poteva avere come conseguenza sollevazioni e tumulti. Inoltre che non eia cosa nuova in Inghilterra che si rifiutasse l’ingresso a nunzi papali : averlo fatto anche la regina Maria quando da Roma si mandò il cappello cardinalizio per Peto.6 Quanto al concilio, la regina non volevavi aver che fare. Non essere libero, non essersi dato comunicazione alcuna alla regina del luogo, ove si rac- 1 Ibid. 338. 2 de la Quadra alla reggente presso Kervyn de Lettenhove II, 545. 3 La reggente a de la Quadra, 21 aprile 1561, ibid. 555. 4 de la Quadra a Margherita. di Parma, 28 aprile 1561, ibid. 559 s. 5 Meyer 35 s. 6Cfr. il nostro voi. VI, 573.