242 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 6 a. per la precedenza tra l’inviato francese e spagnuolo che si svolse nel duomo di Trento, quel francese veemente, invelenito al sommo per la preferenza concessa alla Spagna, s’era permesso le più violente espressioni contro Pio IV mettendone in dubbio la legittima elezione a causa di pretesa simonia e minacciando un appello al concilio. 1 Pochi giorni dopo egli a mezzo del suo segretario Musotti faceva offrire i suoi servigi al papa. Rapidi trapassi da un estremo all’altro stanno nel carattere francese. Nella conversione del Cardinal Guise da viva opposizione a sostenitore del papa cooperarono in pari modo motivi personali e reali. Per un uomo ambizioso era abbastanza allettante quanto già prima Pio IV gli aveva offerto, cioè la nomina a legato perpetuo in Francia dopo la conclusione del concilio munendolo di ampie facoltà, ad es. per la concessione del calice ai laici. Se una grande ed onorevole attività nella sua patria sorrideva a questo riguardo al cardinale, egli d’altra parte aborriva dal precipitare nella confusione d’uno scisma la patria amata, già sì gravemente provata. 2 Il sorprendente mutamento gli fu facilitato dall’essersi composta bene e con soddisfazione della corte francese la questione della precedenza coll’inviato spagnuolo a "Trento. 3 Nella congregazione generale del 14 luglio era stato raggiunto l’accordo di quasi tutti i padri relativamente a tutti i decreti. Solo i vescovi spagnuoli, ad eccezione di quel di Lerida, mostraronsi tuttavia contrarii alla formulazione del sesto canone. Per l’abile intervento del Morone anche questa difficoltà fu superata. Il legato ricórse al conte di Luna e costui riuscì a vincere l’opposizione dei suoi compatrioti, mettendo la notte stessa il Morone in cognizione della cosa. 4 La mattina del 15 luglio i 4 legati, i cardinali Guise e Ma-druzzo, 3 patriarchi, 25 arcivescovi, 193 vescovi, 3 abbati, 7 generali d’Ordini, 3 dottori d’ambo i diritti, 130 teologi, 6 procuratori di vescovi assenti e 12 inviati si raccolsero nel duomo di Trento per la 23a sessione, la settima sotto Pio IV. 5 Celebrò il 1 Sulla questione e sulle trattative che le si collegano vedi Bondonus 568; Psalmaeus 861; Meudoga 684; * relazione di Fr. Porticelli a Madruzzo in data di Trento 1° luglio 1563, Archivio Luogotenenziale a Innsbruck; Paleotto presso Theiner II, 650. Cfr. Merkxe loc, cit, 387; Baluze-Mansi IH, 477; IV, 319; Le Plat VI, 116 s.; Pallavìcini 21, 8 s.; Sickel, Konzil 556 ss.; Beiträge II, 63, 135 s.; Susta IV, 99, 517 s. Il 22 maggio 1563 Fr. Tonina aveva già notificato da Roma: * « Qui si ragiona assai del strepito che fa il card, di Lorena al concilio ». Archivio Gonzaga in Mantova. 2 Vedi Steinherz III, 379 s.; Susta IV, 102 s., 121 s. e le fonti ivi citate. 3 Vedi Sickel, Konzil 562; Susta IV, 120, 127. 4 Vedi Pallavìcini 21, 11, 7; Susta IV, 124. 5 Cfr. Theiner II, 310-312; Raynald 1563, nn. 125-127; Beccadelli II, 93 ss.; Psalmaeus 866 s.; Pallavìcini 21, 12.