28 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 1. spaglinolo,1 procedendo in essa con una mancanza di riguardi, che era inaudita. Tutti gli altri inviati osservavano almeno il decoro esterno, ma lo zelo del Vargas non conosceva misura. Non passava quasi notte ch’egli non venisse a una finestra o ad un’apertura nei muri del conclave al fine di operare sull’animo dei cardinali con promesse e minacce, rimanendovi spesso fino allo spuntar del giorno.2 Addì 5 novembre 1559 egli stesso scriveva al re3 di avere impiegato nel conclave più fatica che in tutte le sue precedenti incombenze prese insieme e che, ove non riuscisse, ciò sarebbe, così credeva, la sua morte. Vargas non era soddisfatto di tutto l’indirizzo e sviluppo verificatosi fino allora nell’elezione. Era d’opinione che ove volessero unirsi i cardinali di sentimenti spagnuoli non abbisognassero dell’aiuto dei francesi* ed essere cosa d’onore condurre l’elezione al termine in senso spagnuolo senza l’aiuto d’una « persona come Este cotanto invisa a Dio ed al re spagnuolo ».5 Neanche la candidatura del Gonzaga piaceva a Vargas, essendo massima della politico, spagnuola che per la pace italiana si dovesse tener lontano dalla tiara rampolli di case principesche italiane.6 Per simili motivi da principio egli fu avversario anche del Medici dipendente da Cosimo I.7 Vargas fece decisamente valere le sue idee già nel primo colloquio collo Sforza la notte del 27 settembre. Alla sue obiezioni contro Gonzaga lo Sforza rispose che la sua candidatura non aveva speranza alcuna, ma che bisognava sostenerla tuttavia in apparenza.8 In fatto nè Vargas nè Sforza potevano osare di dichiararsi apertamente contro un membro della potente casa dei principi di Mantova. Sforza parve disposto all’alleanza proposta dall’inviato spagnuolo. La notte del 2 ottobre si tenne un convegno fra i tre capipartito Farnese, Carafa e Sforza, in cui essi si rappacificarono e obbligaronsi a procedere uniti in favore dei candidati di Filippo.” Sembrò quindi abbandonata l’alleanza franco-spagnuola, il frutto di sforzi ed esperienze di tre settimane : la faccenda elettorale do- 1 Müller 196, 198. 2 Mocenigo presso Alberi II 4, 45. Cfr. Susta, Pius IV. 131. 3 Presso Döllinger I, 289. 1 Vargas il 6 novembre 1559, presso Döllinger I, 291. 5 Ibid. 292. 6 Mocenigo (presso Alberi II 4, 32) scrive potersi diventar papa più facilmente se non si è nobili e si è di bassa origine, che se si procede da sangue nobile e illustre. Riferendosi al Gonzaga il duca d’Alba pronunziò la sentenza, valere sì universalmente la regola che un uomo di nobile lignaggio non era atto al papato, da non ammettere alcuna. Hinojosa 64. Herre 43. 1 Susta, Pius IV. 130. 8 Vargas il 28 settembre e il 3 ottobre 1559, presso Döllinger I, 269, 272. Müller 137. 9 Vargas, il 3 ottobre, pressa Döllinger I, 271.