Documenti inediti e comunicazioni d’archivi. N. 2-3, a. 1559-1561. 597 2. Francesco di Guadagno al duca di Mantova. Roma, 20 settembre 1559.1 ... Sabato andò in rotta una pratichetta di Medici, condotta da Farnese et Caraffa, ma ella non trovò buon piede, tanto più che si scoperse che volesson far senza, il Camerlingo, che è tanto principale la dentro. Del s. card'6 nostro speravano tuttavia meglio con il servi Ho de Francesi, i quali pareva che cominciassero a lasciarsi indurre a far bene. La domenica fu rinfrescata, la. pratica di Medici, et perchè i Franzesi davan qualche intentione di conscendervi, era in bona spettatione. La notte sequente Ferrara cominciò a esser dietro alle sue pratiche gagliardamente et per tutto il giorno sequente non restò di tempestare, benché ogn’homo conoscessi l’impossibilità. Farnese per paura la sera fece mezo segno di voler andare ad adorare Carpi per far risolvere Ferrara, ma essendo il numero de suoi complici tanto poco la cosa si risolvette in passeggiare fino alle quattro hore per capella. Hieri più che mai si attese a far pratiche per Carpi dalli adversarii di Ferrara et se egli non si risolvessi^ la cosa potrebbe essere pericolosa. Questa occasione potrebbe servire per il s. cardle nostro, essendoci chi attende alle contrar mine in servigio di S. S. Ili”*, et se si continua nel modo cominciò, fra poco si potrebbe sentir il scoppio dell’uno et dell’altro. Scrivendo questa mi è sopragionto aviso che la furia di Carpi è in gran parte cessata, ma non saria gran cosa che questa notte si rinfrescassi. Questo contrapeso fa molto per noi, per Medici et Puteo, ma se Ferrara si risolverà il nostro ne ha.verà meglio di tutti... Orig. Archivio Gonzaga in Mantova 3. I dispacci di Marcantonio da Mula. Marcantonio da Mula, in Curia per lo più detto Amulio, venne come successore di Mocenigo alla metà di maggio del 1560 a Eoma, ove guadagnò il favore particolare di Pio IV, che ai 26 di febbraio 1561 lo distinse largendogli la porpora. Accettando questa dignità il Mula si attirò la perenne disgrazia del suo governo. Sulla vita di quest’uomo distinto sotto ogni rispetto, che nel 1565 fu nominato prefetto della Vaticana e morì il 13 marzo 1570, colle fonti indicate a p. 12^ n. 4 cfr. Mazzu-ohelli I 2, 651 s.; Moti. Slav. merid. Vili, 86, n.; Turba, Depeschen II, xii s.; Ili, 168, n. 2; Merkle, Condì. Trid. II; Hilliger 115 s.; 122 s.; Lieb-mann, Deutsclies Land und Yolk nach Hai. Berichterstattern der Refor-mationszeit, Berlin 1910, 57 s.; Lettere di Marcantonio da Mula a, Gian Giorgio Trissino, pubblicate da E. Piovene nel 1878 a Vicenza. Alcune lettere del Mula presso Cicogna, Iscriz. Veti. VI. 737 s. Dalle sue carte conservate nel Cod. Vatic. lai. 3933 fu stampato a Venezia nel 1846 1 V. sopra p. 23.