Sviluppo delle nunziature. Mitigazione dell' Inquisizione. 97 breve spazio di tre mesi. Ciò e la circostanza, che nessuno dei nunzi di Paolo IV fu trasferito ad un altro posto, mostrano chiaramente che siamo qui in presenza d’una ben ponderata misura, colla quale Pio IV allontanò tutti i diplomatici applicati dai suoi predecessori. Procedette inoltre il papa già nell’estate del 1560 alla fondazione di nunziature permanenti a Torino e Firenze. Il nuovo nunzio svizzero Giovan Antonio Volpi, vescovo di Como, ebbe la facoltà di rimanere nella sua diocesi, donde più facilmente che da Lucerna poteva raggiungere le parti cattoliche della Svizzera. Molto salutare fu la esclusione del cardinalato di tutti quei nunzi, che venivano raccomandati da un principe, presso il quale erano accreditati. 1 Il ri allacciamento di relazioni diplomatiche, ch’erano state interrotte nel pontificato di Paolo IV, come lo sviluppo delle nunziature mostrano quale valore riponesse Pio IV in un buon rapporto colle podestà temporali. Anche per la città eterna l’inizio «lei governo di Pio IV portò un vivo contrasto con la condotta del uo predecessore. Come giubilarono i romani quando nel febbraio del 1560 il papa tornò a permettere i cotanto popolari divertimenti di carnevale ! Vennero però insieme presi, a ragione, provvedimenti contro eccessi. 2 Non i romani soltanto salutarono con letizia, che una delle prime azioni di governo del nuovo papa consistesse nel tornare a l'mitare l’inquisizione al suo originario e proprio terreno 3 e nel mitigare molti dei troppo severi decreti di riforma di Paolo IV. Questo s’avverò dapprima relativamente alla disamina dei candidati pei vescovadi, mantenendosi però qui l’essenziale delle riforme del papa Carafesco. 4 Seguirono in breve altre mitigazioni delle rigorose regole di Paolo IV. 5 ' Vedi Biaudet, Noncìatures 24 s., 58, 296 s. Su Volpi vedi Reinhabdt-Steffens, G. Fr. Bonhomini, Introd. p. xxvm s. Merita uno speciale lavoro la nunziatura fiorentina, sulla quale dà notizie erronee lo Scaduto (vedi Mist. Jahrb. IX, 108). 2 Cfr. Clementi 218 ; Rodocanachi, Juifs 209 ; Arch. stor.Lomb. XIX (1903), 353. Già nel carnevale del 1561 si tornò a procedere più liberamente. Uno dei divertimenti principali era costituito da combattimenti di tori (cfr. Köln. Volks-ecttung 1911. n. 168) contro la cui celebrazione nelle vicinanze del Collegio dei Gesuiti elevò protesta il Lainez ; v. le ** relazioni di Fr. Tonina del 18 e 29 gennaio e del 13 e 29 febbraio 1561, Archivio Gonzaga in Mantova. Un. nuovo * bando per le maschere del 20 gennaio 1564 in Editti V, 60 p. 9, Archivio segreto pontificio. Sul teatro romano al tempo di Pio IV v. Gior. d- lett. Hai. LXXIII, 296 s. 3 V. * Avviso di Roma del 13 gennaio 1560, Urb. 1039, p. 117, Biblioteca Vaticana. Cfr. sotto, cap. 8. 4 V. Acta consist. al 19 gennaio 1560 ; cfr. Gulik-Eubel 40. 5 Cfr. * Avviso di Soma del 20 gennaio 1560, Urb. 1039, p. 120, Biblioteca Vaticana. Pastor, Storia dei Papi. VII.