376 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 8 6. era un carattere debole, che lasciavasi guidare dalle persone che stavangli attorno. Poiché la moglie era una zelante seguace degli Ugonotti, questo partito sperava sul suo aiuto. Esso era affatto sicuro del fratello di lui, Louis de Condè. Questo principe altrettanto ambizioso che scaltro, era, ad onta delle sue dissolutezze e frivolità, pieno di energia e risolutezza. Ya qualificato siccome un personaggio ancor più importante l’ammiraglio Ga-spard de Coligny, che per la sua severa condotta stava in acuta antitesi con Condé, ma conveniva completamente con lui nella questione religiosa. L’opposizione politica come religiosa, che addossava ai cattolici Guise tutti gli inconvenienti nello stato francese, ordì nella primavera del 1560 la congiura d’Amboise, per cui dovevansi abbattere i Guise, rapire il re, mettere a capo del governo Condè e così fondare la signoria del calvinismo. Segreto duce della congiura, i cui fili stendevansi fino all’Inghilterra e Germania, era Condè. 1 I Calvinisti giustificavanla come una necessità politica. 2 Ma il disegno venne scoperto e molti dei suoi partecipi furono giustiziati. Esso non rimase però senza effetto. Nell’atteggiamento fino allora fermo dei Guise intervenne un ondeggiamento : permisero la nomina a cancelliere di Michele de L’Hòpital, capo dei così detti cattolici politici proseguenti il fantasma d’un componimento (30 luglio 1560) e fecero anche altre concessioni, che dai loro nemici furono interpretate come paura ed alle quali in questo senso si rispose collo scherno. 3 Così tornarono ad avvivarsi il coraggio e le pretese dei Calvinisti fino allora oppressi, ed essi alzarono la testa nei più diversi luoghi. Già nell’estate del 1560 un attento osservatore riferiva a Eoma, che l’eresia diffondevasi sempre più nelle provincie perchè non le si opponeva che poca resistenza. A R-ouen non erano rare notturne lotte per le strade fra cattolici e Ugonotti. Ad Orléans, Poitiers ed in altri luoghi i cattolici mostravansi già talmente intimoriti, che ardivano appena sollevare lagnanze. 4 Pio IV, turbato fin dal maggio dallo svolgimento delle condizioni francesi, 5 cercò, ma invano, di rimediare, nominando ai 13 di giugno del 1560 il cardinale Tournon a grande inquisitore in 1 Vedi Ruble II, 140 s.; Marcks, Coligny 362. 2 Vedi Platzhoff, Theorie 50. 3 Cfr. Ruble II, 317 s.; Soldan I, 346 s.: Ranke, Französische Gesch. I2. 207; Mabr, Calvin und die Widerstandsbewegung in Frankreich, Dresden 1902, 66. Su M. de L’Hòpital v. i lavori speciali di Taillandier (Paris 1861), Vil-lemain (Paris 1874), Geuer (Leipzig 1877), Dupré-Lasale (Paris 1875 e 1899), Atkinson (London 1899), Ampoux (Paris 1900). 4 V. Epist. P. Bröeti 139. Cfr. Dejardins III, 419 ss.; Marcks, Coligny 372 s. 5 Cfr. la * relazione di Mula in data di Roma 25 maggio 1560, Archivio segreto pontificio.