608 Appendice. teflce ch’egli era stato hnomo dal bel mondo et soldato et liaveva fatto del male assai a’ suoi dì, et se egli meritava perder la robba, la vita e l’honore, stimava più Phonore ch’ogn’altra cosa, et raccomandavasi humilmente a Sua Stà dicendo che pativa molto del vivere et non haveva più il modo; et Sua Santità gli mandò a rispondere che non haveva alcun male che lui medesimo non l’havesse procurato. Copia. Biblioteca di Corte in Vienna 6749, p. 402 s. 15. Marcantonio da Mula a Venezia.1 Roma, 26 ottobre 1560. Manderò il plico per Spagna ricevuto con le lettere di V. Sertil il 19, e non potei liieri haver l’audienza di S. Stà, com’è l’ordinario, perchè la mattina fu concistoro et ella suole sempre uscirne tardi et esser stanca, e mi fece sapere ch’io andassi questa mattina; e buono fu ch’io non andassi hieri, perchè l’haverei ritrovata alquanto alterata, perchè hieri mattina in principio del concistoro il cardle di Carpi si fece innanzi a S. Stà e chiamati alcuni altri cardinali, le parlò in presenza sua a favore de’ Cara ili domandando termine, dilationi et giustitia. Ond’il pontefice si alterò e chiamò tutti l’altri cardinali e fece ch’il card1 di Carpi repplicò la sua instanza e poi cominciò a dire che sapeva che si negasse giustitia, termine, dilationi, e longamente riprese esso cardle di Carpi con parole pungenti. Il cardle si scusava e replicava giustitia, onde il rumore fu assai grande, e però si fecero poche facende in concistoro, se non che furono spediti alcuni vescovati in Francia, e circa essi Caraffi si vanno formando le diffese del cardinale e quelle del cardle di Napoli ancora non si sono date, et alcuni dicono che le oppositioni non sono così gravi come si diceva da prima scusandosi il cardle in tutto sopra la volontà del papa suo zio___ Copia. Biblioteca di Corte in Vienna 6749, p. 363. 16. Francesco Tonina al duca di Mantova.2 Roma, 18 gennaio 1561. ... Andò poi agli horti del già rm° Bellai per vedere una strada nominata dal suo nome, Pia, la qual fa fare giettando a terra case et guastando vigne, et comincia a Monte Cavallo, et finirà alle mure de la città, tra porta Sellara et porta S. Agnese, fra le quali due porte si fabricarà all’iscontro di quella strada una nuova porta, che si chiamerà porta Pia. Tornò poi a palazzo, et nel ritorno andò pur anco a vedere questo disegno della fortificatione di borgo, la quale gli è stata appresso la spesa, dissuasa, per la qualità del terreno ili quale è sabbionizzo... Orig. Archivio Gonzaga in Mantova. 1 Cfr. sopra p. 118. 2 Cfr. sopra p. 567, 570.