Avviamento all’accordo fra imperatore e papa. 253 darono ai legati tridentini delle lettere, nelle quali con grandi elogi al cardinale manifestavasi la precisa convinzione che questi rimarrebbe fedele alle sue promesse. I suoi interessi, vi si diceva, sono sì strettamente legati ai nostri, che non c’è luogo a dubbio. Coerentemente i legati ebbero l’incombenza di trattare il cardinale al suo ritorno in Trento affatto come se fosse egli pure legato ; dovevasi però addimostrare l’eguale onore anche al cardinale Madruzzo. 1 Guise meritò la fiducia perchè di fatto ritornò a Trento colla leale mira di dare il suo concorso pel meglio della Chiesa al fine di procurare una sollecita ed onorevole fine del concilio. 2 La piega decisiva in questa questione divenuta sempre più scottante era intervenuta mentre il cardinale Guise trovavasi tuttavia a Roma. Per quanto pure divergessero relativamente al concilio ed alla iforma le idee dei due capi supremi della cristianità eravi però un negozio, che poteva effettuare il loro avvicinamento: la questione della conferma pontifìcia della elezione di Massimiliano a re romano, nella quale l’invecchiante imperatore aveva uno straordinario interesse. In molte occasioni Pio IY si è dimostrato politico sommamente avveduto, ma diffìcilmente la sua abilità si rivela in modo più < hiaro che precisamente qui. Appena avvenuta (24 novembre 1562) i elezione di Massimiliano, cominciarono le molto lunghe trattative, che l’indagine recentissima ha messe in luce,3 dimostrando neh e perchè Pio IV mutò il suo atteggiamento da principio favorevole. Dopo che cioè colla presentazione del libello di riforma del 6 giugno erasi chiaramente messo in mostra lo studio di Ferdinando d’esercitare influenza sul concilio senza riguardi al papa, ■ ra subito sorto in Pio IY il geniale pensiero di mettere in connessione col negozio del concilio la questione della conferma di Massimiliano, vale a dire, di ottenere l’adesione di Ferdinando alla conclusione del concilio in compenso della conferma di Massimiliano. 4 Su questa base è poi anche finalmente intervenuta un’intesa dopo lunghe e diffìcili trattative. La funzione altrettanto importante che difficile di mediatore fu assunta dal Delfino, l’ambizioso nunzio, che trovavasi alla corte imperiale, che riuscì a sciogliere la questione della conferma con soddisfazione del papa, 1 Vedi Susta IV, 337 s. 2 V. la Relazione sommaria in Zeitschr jiir Kirchengesch. Ili, 657. 3 Steinherz nel III voi. dei Nuntiaturberichte, alla cui eccellent-e esposizione nell’Introd. pp. xlii-xlviii noi qui dobbiamo rimandare. Ibid. 453 s. sulla Parte di Massimiliano nella decisione dell’imperatore. Il breve di ringraziamento Mandato a Massimiliano il 22 ottobre, presso Bucholtz IX, 716. 4 Vedi Steinherz III, xliii.