VINETIANA LIB. VI. 543 le mura, convenendo per mancamento di terreno fervirfi 152.9 in quefte opere di fafcine d’olivati, de' quali abbonda molto il paefe . Et per impedire a quelli della terra il commercio con le galee , onde erano loro fomminiftrate molte commodità , & potevano ricevere nuovi foccorfi, con molta fatica de’ foldati fece in breve fpatio di tempo driz> zare un forte alla marina; il quale non eifendo ancora ben s»» f*u fornito , fu dalle arteglierie delle galee , percotendolo con • grande impeto, diftrutto, 6c dalle fue genti fabricato, & ben munito un baftione preifo il porto : onde rimale poi lempre a quelli di dentro aperta la ftrada del mare , & fu data facoltà a Camillo Orfino , levandoli da Trani, di venire con tre galee a foccorrere la terra, conducendo fe-co tra gli altri Angelo Santocorto huomo di grandiflìmo ardire, & grande inventore di fuochi artificiati ; il quale ufcendo fuori in compagnia d’alcuni pochi, appiccò ad un tratto in molte parti il fuoco nelle trincee de’nemici , nelle quali trovando materia da nutrirfi , perche erano ( come s’è detto) fabricate di fafcine, rimafero preflo quafi del tutto diftrutte , & perduta 1’ opera di molti giorni ; onde fu a’ nemici bifogno di non poco tempo a rifarle, eifendo anco molto diilurbati, & danneggiati quelli, che lavoravano a quefte opere, dalle arteglierie , che da luogo eminente di campanili tirando, coglievano quelli , che fi ritrovavano nella campagna fcoperti. Ma finalmen-te effendofi appreffato il campo alle mura , comincioifi a cuti, dare la batteria; conia quale benche foiTero fatte molte aperture nel muro , nondimeno nel tempo della notte s andavano quelle con diverfi ripari accommodando , & ferrando , fervendofi con fingolare induftria, & fatica della materia , che era da’ nemici gettata nella foifa per atterrarla, portando quella dentro per le fortite ; onde non rimaneva luogo all’ aflalto, concorrendo i cittadini infieme, con i foldati con maravigliofa prontezza a tutte le fattioni mi- fot™/" litari ; talché le donne ancora inoltravano generofità, ftan- *!U do alle mura, inanimando i foldati alla difefa, & portando loro delle proprie foitanze per rinfrefcargli, & fino H. Tarut a .Tomi. Mm 3 i let-