La bolla di convocazione del concilio (29 nov. 1560). 157 mosse da S. Pietro per Via de’ Banchi, Monte Giordano e Piazza della Dogana a S. Maria sopra Minerva, ove tenne il pontificale il cardinale vescovo di Porto, Rodolfo Pio di Carpi. Nella processione Pio IV procedette a piedi nudi, accompagnato dai cardinali Farnese e Santa Fiora ; vi si videro pure tutti i cardinali presenti in Roma in numero di 21. Sostennero il baldacchino sopra il papa prima gli inviati, poi nobili. Come il clero secolare e regolare, così parteciparono alla processione anche tutti i curiali e le 17 confraternite laicali di Roma nonché il duca di Firenze, che andava fra i due ultimi cardinali diaconi, Carlo Borromeo e Giovanni de’ Medici, suo proprio figlio.1 Nella funzione il popolo romano diede a vedere grande pietà e molti si comunicarono per guadagnare l’indulgenza.2 Originariamente la pubblicazione della bolla del concilio era prevista parimenti pel 24 novembre, ma la sua preparazione andò per le lunghe perchè fra i cardinali come fra i canonisti e teologi chiamati a consiglio, fra i quali anche il generale dei Geàuiti Lainez, fecero capolino grandi disparità di idee, che condussero a violenti dibattiti,3 in conseguenza di che la bolla non potè essere letta che il 29 novembre in un concistoro. Prima il papa tenne un discorso, nel quale accennando alla situazione pericolosa della Chiesa ed al concilio nazionale minacciante in Francia espose la necessità di rapida azione. Lettasi la bolla, egli la spiegò indicando come compito del concilio ecumenico l’estirpazione delle eresie, l’eliminazione dello scisma e la riforma della Chiesa. In fine, rivolto al cardinale Este, osservò che per tal modo verrebbe impedito il concilio nazionale francese e il cardinale rispose che esso era già ridotto a niente.4 Nella bolla di convocazione, che porta la data del 29 novembre 1560,5 Pio IV getta uno sguardo retrospettivo sulla storia del con- 1 Vedi Massarelli presso Merkxe II, 349; Bondonijs 537; * lettera di Pr. To-nina del 27 novembre 1560, Archivio Gonzaga in Mantova; la relazione portoghese in Corpo dipi. Portwg. IX, 129. Un * Avviso dì Bornia del 30 novembre riferisce avere il Vargas chiesto che gli inviati nella processione dovessero andare dopo i vescovi e avanti ai cardinali ed in fine avere Pio IV assegnato ai vescovi il loro posto dietro il baldacchino. La processione « fu bellissima et veramente rara ». TJrb. 1039, p. 228^, Biblioteca Vaticana. 2 Vedi Bondonus 537. 3 Cfr. in proposito Voss 131 s., che utilizzò specialmente le relazioni di Vargas. V. anche la * relazione di Pr. Tonina del 23 novembre 1560, Archivio Gonzaga in Mantova; inoltre Dembinski, Bzym I, 220 s. e Grisar, Disput. II, 9 *. 4V. A eia consist. presso Dembinski loc. cit. 256 s. e Ehses VIII, 103. Cfr. anche la * relazione di Tonina del 30 novembre 1560, Archivio Gonzaga in Mant o,v a. 5 Stampata presso Raynald 1560, n. 69, più completa in Bull. Boni. VII. 90 8. e presso Ehses Vili, 103. Cfr. Corpo dipi. Portug. IX, 99 s. Facsimile presso Sworoda 96.