La questione del matrimonio dei preti in Germania. 363 giunto alcun risultato e l’imperatore insistette per una chiara risposta,1 il numero dei cardinali deputati fu rifotto da 18 a 5: costoro cominciarono le loro sedute il 14 aprile 2 ed ai 12 di maggio consigliarono al papa di inviare per prima cosa nunzi all’imperatore. 3 II 24 maggio partivano come tali alla volta di Vienna l’arcivescovo Lionardo Marini e l’uditore di Rota Pietro Guicciardini. 4 Già prima Pio IY aveva trovato un importante alleato in Filippo II di Spagna, che con lettera del 12 marzo 1565 incaricò il cardinal Pacheco di opporsi con tutte le forze alla richiesta di Massimiliano.5 Del resto il papa non fidava completamente neanche del re spagnuolo opinando che Filippo volesse spingerlo a romperla coll’imperatore affinchè la Spagna fosse l’unica potenza cattolica e potesse fare col papa quel che volesse. 6 Nel giugno 1565 Filippo I mandò a Roma Pedro de Avila espressamente allo scopo che elevasse rimostranze contro la concessione delle domande imperiali. 7 Frattanto a Vienna i due nunzi erano in imbarazzo. Secondo la loro istruzione,8 essi dovevano cercare di far mutare sentimento all’imperatore, al quale dovevano suggerire come il papa, avesse da occuparsi del mondo intiero e non della sola Germania e non potesse per salvare un solo paese inferire un grave danno all’intiero corpo della Chiesa. Ora per il celibato dei preti stanno le più gravi ragioni : l’antichissima consuetudine della Chiesa latina dal tempo degli apostoli, la dignità del sacerdozio, la quale per il prossimo rapporto coll’Eucaristia e coi sacramenti esige la verginità. Ciò che si concedesse in Germania, verrebbe in breve chiesto anche in Fiandra e Francia e finalmente in Ispagna e Italia, ragione per cui nominatamente re Filippo è nel modo più deciso contro il matrimonio dei preti in Germania. Consideri inoltre l’imperatore quali difficoltà abbia incontrato la medesima richiesta nell’occasione dell "‘interim e al concilio di Trento. Finalmente essere un mezzo sbagliato volere rialzare la religione mediante concessioni alla sensualità, tanto più che a Roma generalmente si dice, che col matrimonio dei preti l’andrà come pel calice, «osa per la discussione nel concistoro del 12 gennaio. * Ada consist. card. Gam-barae, Biblioteca Corsini a Roma 40-G-13, p. 416b ss. Döllinger Beiträge I, 588 ss. Laemmer, Melet. 217. 1 Borromeo a Delfino, 3 marzo 1565, presso Steinherz IV, 306. 2 Borromeo a Delfino, 14 aprile 1565, ibid. 333. Paclieco a Filippo II, 20 aprile 1565, presso Döllinger I, 598. 3 Steinherz IV, 375. 4 Ibid. 370. 5 Ibid. 335. 6 Pacheco a Filippo II, 20 aprile 1565, presso Döllinger I, 598. ; La sua istruzione del 10 luglio presso Döllinger I, 602 ss. 8 Del 21 maggio 1565, presso Steiniierz IV, 356 ss.