Documenti inediti e comunicazioni d’archivi. N. 10, a. 1560. 603 nelli suoi trionfi, poi Cesare Brancaccio il sigr Ferrante de Sanguini, Hieronimo Episcopo, il vescovo di Civita di Penna, Mattheo Stendardi, li quali tutti sonno stati li seguaci delli Caraffa et più favoriti. Si cercano ancora dell’altri, et si dice ch’il Papa ha detto ehel haverà anch’il marchese di Montebello, si ben è ¡a Napoli, a tal che li Caratfi stann’a mal partito; et così anch’il cardle di Monte, il quale si dice che ha la febre terzana, et pochi sonno che non si rallegrino della prigionia delli Caraffi, massime il populo romano già di loro tanto offeso. Dicesi ch’il card1 di Napoli ha robbato alla morte di Paulo IV circa 18m scudi ; oltre li altri robbamenti di che haveranno da render conto, s’oppone morte di più persone, sforzamenti di donzelle et stupri horrendissimi che meritano ogni acerbissimo castigo. Dicesi che la signora donna Giovanna Aragona ha dato bonissima mancia a colui che portò la nuova di queste cose seguite. S’intese poi ch’andando quella mattina Sua Stà in concistoro,, era in tanta colerai che per camino non si ricordò di dare la be-neditione ad alcuno : di che ognuno stava maravegliato, et in concistoro non ragionò quas’altro che dell’indegnità di questi Caraffi e Monte, et di quanto scandalo eran’al mondo in questi tempi travagliosi che tutt’il mondo grida contra la Sta Sede Apostolica per li dishonorati suggietti ch’in quella sonno; et voltatosi poi alli suoi nipoti disse: Questo vi sia per essempio et a tutti, et al revnio Santa Fiore camerlengo disse: Monsignore, adesso serà tempo de redintegrarvi di quello che vi è stato tolto. Eispos’egli : Pater Sánete, io non desider’altro che quello veramente m’appartiene, et assai mi duole il mal d’altri. Soggiunse Sua Stà che nis-sun’haverebbe male che non l’havesse più che meritato; et si ragionò qualche poco del concilio, che tant’è sollicitato di Franza e Spagna ; ma per conrmodità loro et d’Alemagna lo voriano a Bisanzone; ma si crede che serà a Trento, perche li signori Venetiani non lo voriano nè a Bergamo nè ¡a, Vicenza, come ben havrebbe voluto S. Stà. Si dice ch’i presidenti del concilio saranno il Morone, Santai Croce, et Sua Stà dice tuttavia di voler alla fin d’agosto andar a Bologna. Di far cardinali non s’ha parlato per li disturbi c-h’hanno dato le cose di Caraffi; pur non può tardare che non ne facci almanco 4... Orig. Urb. 1039, p. 165'»—167. Biblioteca Vaticana. 10. Motuproprio di papa Pio IV relativo al processo contro i Carata.1 Roma, 1 luglio 1560. Pius papa III" Motu proprio etc. Cum ad aures nostras plurimorum fidedignorum relatione,; non sine gravi animi nostri molestia, pervenerit, Ioannem Ca-rafam, ducem Paliani et militem militie Su Michaelis, quain plura et varia crimina, etiam atrocia, perpetrasse ed inter cetera quondam Marcellum 1 Cfr. sopra p. 112.