460 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 8 d. suo governo, 9,000 e 12,000 persone poterono ricevere la comunione pasquale nella cappella reale senza che ne nascessero torbidi. 1 Un quadro della condizione dei cattolici scozzesi si ha dalla relazione del gesuita Niccolò Floris di Gouda in Olanda, mandato da Pio IV nel 1562 nunzio a Maria Stuart. Subito dopo l’ascensione di Pio IV al trono, Francesco II e Maria avevangli fatto prestare omaggio, di che il papa espresse la sua riconoscenza nel concistoro del 4 maggio 1560. 2 Ai 22 di agosto del 1560 fu presentata alla giovane regina la rosa d’oro.3 Il nunzio Lorenzo Lenzi, vescovo di Fermo, che dopo la prematura morte di Francesco II fu mandato alla corte di Francia, consegnò a Maria una lettera di condoglianze del papa ; 4 egli, come già prima il nunzio Gualterio e più tardi il cardinale Este.5 aveva l’incarico di entrare anche in trattative con essa. Mentre stava tuttora in Francia Maria ebbe un invito dal pontefice di incitare i suoi inviati ed i vescovi scozzesi a recarsi al concilio di Trento. 6 Più serie si fecero le relazioni solo dopo che Maria fu ritornata nel suo regno. Allorché nel settembre del 1561 si sparse la voce che il re di Danimarca aspirasse alla mano di Maria, Com-mendone, ch’era nunzio in Germania, richiamò l’attenzione del papa su Maria, il cui matrimonio con un protestante avrebbe importato un rinforzamento del partito dei nuovi credenti, mentre i fati di Scozia, Irlanda e della stessa Inghilterra avrebbero potuto avviarsi su altre vie ove essa porgesse la mano a un principe cattolico. 7 In realtà dalla giovane principessa dipendeva molto più di quanto potesse presentire Commendone. Essa era la legittima erede del trono inglese; non Elisabetta, ma Maria Stuart 1 Hay a Francesco Borgia, Parigi maggio 1566, presso Pollen 496. Guzman de Silva a Filippo II, Londra 26 luglio 1567, ibid. 521. 2 Raynald 1560, n. 24. Altre lettere di cortesia nota Pollen p. 48 s. 3 Stevenson, Calendar, Foreign 1560-1561, n. 446. La data del breve « 23 marzo 1561 » presso Raynald 1561, n. 76 non può essere giusta; cfr. Pollen 49. 4 Raynald 1560, n. 83. Cfr. Susta I, lxvii. 5 Breve commendatizio per Gualterio del 29 marzo 1560, notato presso Pollen 48, per Este del Io luglio 1561, stampato ibid. 56. 6 Breve del 6 marzo 1561, presso Pollen 53. Sotto la medesima data furono spediti gli inviti ai vescovi scozzesi; ibid. 55. 7 Commendone a Carlo Borromeo, 5 settembre 1561, presso Pollen 63. Simili pensieri svolse una memoria, probabilmente del maggio 1566, destinata a Filippo II. Nello scisma inglese, così l’ignoto autore, sta la ragione precipua dell’apostasia di Scozia, della contagione di Francia, dell’infezione dei Paesi Bassi, ove si verrà ad aperta apostasia. È quindi di somma importanza aiutare Maria: ove essa erediti la corona inglese, il ritorno dell’Inghilterra alla Chiesa metterà quieta la Francia più che la metà e salverà i Paesi Bassi. Prescindendo da ciò, qualora la Scozia aderisca alla Chiesa, l’Inghilterra dovrà concedere ai cattolici libertà di coscienza. Pollen 241-247.