Fallito tentativo di eleggere il Pacheco. 45 tito francese non contava più che 13 cardinali e da sè solo non aveva più in mano l’esclusione di Pacheco. Ma agli spagnuoli era venuto fatto di guadagnare a favore del Pacheco tanti elettori che credevano di possedere uno o due voti più del numero necessario. 1 All’inizio dello scrutinio, perchè nessuno potesse in segreto venir meno al candidato spagnuolo, Carafa propose votazione nominale e pubblica. 2 Sdegnato perciò, il Tournon, che sostituiva il decano, dichiarò che tale procedimento era anticanonico e rendeva nulla l’elezione, ma tosto Farnese replicò, che per l’elezione papale richiedevasi soltanto l’accordo dei cardinali ; essere indifferente il modo come questo si avverasse. 3 Onde por fine al litigio, Carpi si alzò e lodp splendidamente i meriti di Pacheco, indi con strepito buttò a terra il tavolino, avanti al quale stava, s’avvicinò a Pacheco e baciandogli il piede lo salutò papa. Imitarono Carafa, Farnese, Sforza e molti altri. 4 Anche i cardinali infermi Ghislieri e Saraceni uscirono, condotti da Alfonso Carafa, dalle loro celle per rafforzare il partito di Pacheco. 5 Persino un francese, il cardinal Eeumano, partecipò all’omaggio e quando lo si interrogò come mai potesse dare il suo voto ad un uomo, che recentemente gli aveva negato il suo, diede per risposta : Pacheco ha fatto bene a non adoperarsi per un indegno ; ciò poi non essere per lui una ragione per non aiutare un degno 6 Savelli al contrario si astenne dall’omaggio essendo a suo giudizio un’ignominia per un romano esaltare senza necessità uno straniero. 7 Frattanto era stato bussato con gran fracasso alla porta del conclave : dicevasi che fosse tornato il cardinale du Bellay e chiedesse di venire ammesso. Ma non si trattò che d’un indegno ed inoltre affatto superfluo tentativo di turbare l’elezione, 8 poiché allorquando si fece il conto dei partigiani di Pacheco, non se n’ebbero che 27, mancando tuttavia 3 voti alla maggioranza di due terzi. 9 Quattro cardinali, Corgna, Mercurio, Cornaro, Savelli, 1 Yargas, 21 dicembre 1559, ibid. 318. 2 In una lettera a Ferdinando I del 23 settembre Thurm pone questa proposta in bocca a Farnese. Wahkmund 263. 3Guimjs 628. 4 Guidus 628 ; cfr. Petrucelli 157. 5Bondonits 529. 8 Gumus 629. 7 Guidus 628. Thurm loc. cit. 264. 8 Bondonus 529. 9Pacheco ottenne 27 voti secondo Bondonus 529 (Paeheco a Filippo II, 19 dicembre, presso Müller 214 n.), 28 secondo Giulio de Grandis, vescovo dAnglona, presso Petrucelli 157. Vargas invece scrive il 21 dicembre: «le adoraron hasta veinte y seis de modo quel le faltaban tres » (presso Dölmnger, Beiträge I, 318). Il 29 dicembre Farnese riferisce in Spagna che per Paeheco non avrebbero votato tutti i cardinali devoti a Filippo II, per la ragione che non era italiano (oltramontano). Caro III, 269.