194 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 5«. e il 10 febbraio Sigismondo von Thun, il secondo inviato imperiale allora giunto.1 Ai 13 di febbraio i tre rappresentanti di Ferdinando I consegnarono ai legati un memoriale,2 nel quale conforme alla loro istruzione del 1° gennaio3 erano esposte le seguenti richieste: ad evitare ogni urto presso i protestanti, non si facesse intanto dichiarazione alcuna relativamente alla continuazione del concilio; si differisse al possibile la prossima sessione; frattanto si mettessero da banda le questioni dogmatiche e si trattassero oggetti meno importanti ; nell’indice si prescindesse dalla condanna della confessione augustana ; i protestanti ottenessero salvacondotto nella misura più ampia, quale essi stessi desiderassero. La risposta provvisoria dei legati a queste richieste fu tenuta in forma molto cortese.4 Ai 17 febbraio i legati rivolsero ai padri del concilio l’esortazione di tener segrete le questioni a loro presentate per la trattazione ; esse non dovevano rendersi note prima che fossero prese deliberazioni e pubblicate nella sessione pubblica.5 Nella congregazione generale del 24 febbraio il vescovo di Cinquechiese consegnò il suo mandato quale inviato ungherese.6 Lo stesso giorno venne promulgata l’indulgenza giubilare per Trento largita dal papa con breve del 14 febbraio.7 Ai 26 di febbraio potè tenersi la sessione 18a, la seconda sotto Pio 1V.8 Erano presenti 5 legati e inoltre il cardinale Madruzzo di Trento, 3 patriarchi, 16 arcivescovi, 105 vescovi, 4 abbati, 5 generali d’Ordini, 50 teologi e 4 oratori. Celebrò il pontificale Antonio Elio, patriarca di Gerusalemme. Poscia fece la predica l’arcivescovo di Patrasso Antonio Cauco. Si pubblicarono due decreti: uno, che annunziava la riforma dell’indice e riguardava l’invito di tutti al concilio (De librorum delectu et omnibus ad concilium fide publica invitandis) : nella seconda parte esso conteneva un invito ai protestanti a presentarsi a Trento, pervaso da spirito di nobile sentimento pacifico; 9 col secondo, conforme al desiderio dell’imperatore, prorogavasi la prossima sessione al 14 di maggio. 1 Raynald 1562, n. 12-14. Le Plat V, 23-30. Theiner I, 682 s. BondonuS 557. 2 Presso Raynald 1562, n. 15-16; Le Plat V, 33-35. 3 Stampata presso Sickel, Konzil 252-260. Cfr. KrÖss 455 s.; Kassowitz 30 s.; Eder I, 107, s. 114 s., 127. 4 Vedi Raynald 1562 n. 17; Le Plat V, 35 s. Cfr. Susta II, 23 s.; Sickel, Konzil 269; Eder I, 128. 5 Vedi Raynald 1562, n. 18; Le Plat V, 36; Theiner I, 686 s. 6 Vedi Le Plat V, 37-43; Theiner I, 690. 7 Theiner I, 689. Il breve papale presso Le Plàt V, 43. 8 Cfr. Raynald 1562, n. 19-21; Theiner I, 691; Musotti presso DÖllinger, ■ Konzil, II, 9 s. Cfr. Pallavicini 15, 21. 9 Giudizio di KnÖpfler nel Kirchenlex. di Friburgo XI2, 2090.