Caratteristica di Maria Stuart. 457 è detto nella commovente poesia di saluto alla sua seconda patria francese, che allora le fu posta in bocca. Essa non poteva ancora sospettare quanto terribilmente 1’ avvenire avrebbe confermato questa predizione. Maria aveva dietro di sè una gioventù lieta e felice.1 Era una bellezza molto ammirata, di incantevole amabilità nella conversazione, e insieme un’ardimentosa cavalcatrice e cacciatrice. Anche quanto allo spirito era largamente dotata : possedeva chiara intelligenza e disposizione alla poesia ed alla musica; negli anni seguenti essa rivelò anche coraggio e risolutezza nel pericolo e sentimento guerresco. Un contemporaneo scrive ch’era sua gioia sentir parlare di valore e cavalleria, ammirando tali qualità anche nei suoi nemici: che privazione e pericolo le erano graditi qualora per essi sperasse di conseguire la vittoria. 2 Tutte le relazioni sul tempo da essa passato in Francia la ricoprono di lodi. Nella posteriore sua vita nessuno separossi da lei senza recare con sè l’immagine d’una donna spiritualmente importante. 3 In grazia dell’accurata educazione ad opera della pia nonna Antoinette de Bourbon 4 la giovinezza di Maria rimase intatta dalla corruzione della corte francese, che non svelò i suoi misteri alla promessa sposa del futuro re. Amò essa teneramente il suo dissimile sposo Francesco II e il breve matrimonio fu felice. Per ciò che riguarda la religione, essa aveva liberamente detto all’ambasciatore inglese Trockmorton che reputava la religione cattolica la più grata a Dio, che non ne conosceva altra e non voleva conoscerne altra. 5 In un paese, che veniva retto solo più dal pugno del più forte, fra i lord, che quasi scherzavano col tradimento e l’assassinio, nella sfera di potenza d’un popolaccio, che da loquaci demagoghi lascia vasi eccitare a qualsiasi violenza, prese ora in mano le redini del governo una giovane di 19 anni, senza conoscenza della condizione delle cose, senza l’appoggio di un forte esercito, senza un confidente, senza un consigliere sicuro. Nella sua stessa capitale un Knox strepitava pubblicamente contro di lei dal pulpito, 1F. J. Stevenson, Mary Stuart. A narrative of the first eighteen years of her life, London 1886. Bellesheim in Hist.-polit. Blatter XCIX (1887), 282 ss. A. de Ruble, La première jeunesse de Marie Stuart, Paris 1891. J. F. Stoddart, The girlhood of Mary, Queen of Scots, London 1908. 3 Knollys a Cecil, 11 giugno 1568, presso Fleming 175 s. Pollen in The Month XCI (1898), 349 dà il seguente giudizio: « essa era avanti tutto una regina bellicosa, i suoi difetti e peccati erano quelli del campo scozzese non quelli della corte italiana ». 3 Neanche il suo deciso avversario, il freddo Cecil, fece eccezione. Hosack II, 21. 4 Su di essa cfr. De Pamodan, La mère des Ouises, Paris 1889. 6 Forbes-Leith 56. Kosack I, 64.