Giacomo Uchanski. 369 si lasciasse completamente guadagnare da Uchanski. Lo assolse da tutte le censure nè posò fino a che non fu ottenuta la sua conferma a vescovo di Kujavia. 1 Nè basta ! Allorché morì nel gennaio 1562 Przerembski arcivescovo di Gnesen, Bongiovanni aiutò il suo protetto a ottenere quell’alta e influente posizione.2 Il nunzio, ch’era prevalentemente diplomatico e politico, sperava insomma di raggiungere il successo più con dolce che con rigido atteggiamento. La sua condotta verso l’Uchanski, molto popolare invero, ma poco sicuro, tornò di grave scandalo ai cattolici zelanti, che desideravano quindi la nomina di un altro nunzio. Da ultimo pare che anche a Roma si siano scandalizzati delle relazioni di Bongiovanni con Uchanski. La sconfìtta della causa cattolica nella dieta di Petrikau del 1562 rese insostenibile la posizione del nunzio. 3 Quanto poco adatto fosse l’Uchanski a ricoprire la prima dignità della chiesa di Polonia apparve in seguito. Cresciuto fra i scismatici ed uniti, il nuovo primate ripromettevasi tutto da concessioni relativamente alla comunione sotto ambedue le specie, al matrimonio dei preti, all’introduzione della lingua polacca nella liturgia. « Con tutte le arti, fra le quali non assunse per nulla un posto piccolo lo studio dell’inganno e della sorpresa », 4 egli sollecitò la celebrazione d’un sinodo nazionale. Per fortuna della chiesa polacca Pio IV riconobbe chiaramente il pericolo imminente 5 e dopo il richiamo di Bongiovanni alla Pasqua del 1563 6 destinò nella persona dell’energico e avveduto Giovanni Com-mendone un nunzio per la Polonia, che insieme coH’eccellente cardinale Hosio si oppose con successo a simili pericolose mire Contro questi due « uomini fatti come di acciaio o granito » ' dovettero spuntarsi le piccole arti di Uchanski non meno che le macchinazioni dei nuovi credenti. Essi diventarono i salvatori della chiesa gravemente minacciata di Polonia. 1 V. Heìacye I, 102 s.; Theiner II, 658 ss. Cfr. Zakrzewski 141 ss. La conferma pontificia avvenne il 2 giugno 1561; vedi Korzeniowski, Analecta 108. 2 Conferma pontificia del 31 agosto 1562; vedi Korzeniowski loc. cit. 109. La lettera del re con preghiera della conferma presso Theiner II, 644. Anche Hosio del resto raccomandò Uchanski; ibid. 646. Cfr. Zakrzewski 266. 3 Cfr. Eichhorn II, 152, 208, rettificato da ZaKRZEwsKi 141, 175, 269; Bain in Cambridge Mod. Hist III, 82; Dembinski, Rzym I, 207. 4 Dà questo giudizio Caro in Hist. Zeitschrift LXXVIII, 516 in una pregevole recensione della monografia di Wierzbowski, J. Uchanski, arcybiskwp Gnie\niehski 1562-1581, Warszawa 1895. 5 Sul valore che Pio IV dava alla permanenza del re di Polonia nella Chiesa cfr. Susta III, 43; Giac. Soranzo 150. 6 Cfr. Eichhorn II, 153; Zakrzewski 175. 7 Vedi Caro loc. cit. 518. 8 Ponte precipua per la nunziatura polacca di Commendone sono le sue * relazioni conservate in un volume scritto da Graziani nell’ Archivio Graziani a Città di Castello; copia posteriore nel Cod. Barb. lat. 5798 (prima LXII Pastor, Storia dei Papi, X. 24