I rappresentanti di Ferdinando I. Il nuovo legato M. von Hohenems. 187 cilio,1 promise (1° dicembre) al nunzio Delfino in modo obbligatorio, che certamente alla metà di gennaio i suoi inviati si troverebbero a Trento. Delfino riferì la cosa il 1° dicembre ai legati a Trento ed al Borromeo a Boma. 3 Procurò difficoltà anche la questione delle persone, che alla fine di dicembre venne risoluta così : come imperatore Ferdinando sarebbe rappresentato da due inviati, uno ecclesiastico, Antonio Brus von Miiglitz fino allora vescovo di Vienna e designato arcivescovo di Praga, ed uno laico, il conte Sigismondo von Thun ; come re d’Ungheria dal vescovo di Cinquechiese, Giorgio Draskovich.3 Per tal modo scorse anche il resto del 1561 senza che il concilio potesse venir aperto. In un concistoro del 10 novembre fu eletto legato conciliare in vece del Puteo, ammalato e non in grado di viaggiare, Marco Sittich von Hohenems e deciso inoltre, che dovesse seguire senza indugio l’invio a Trento del quarto legato Simonetta, da mesi messo in aspettativa e poi sempre differito. La scelta di Marco Sittich compiuta principalmente per riguardo alla sua parentela con Pio IV, non fu felice ; sarà sata presa in considerazione anche perchè Sittich per nascita e pel suo vescovado di Costanza apparteneva alla nazione tedesca. 4 II 15 novembre fu pubblicata la bolla delle indulgenze per la felice riuscita del concilio; essa rendeva noto che il papa vagheggiava di fare ai 23 di novembre una solenne processione da S. Pietro a S. Maria del Popolo. 5 Il Cardinal legato Simonetta, cui avevano trattenuto a Boma i negozi importanti del datariato, ne partì il 20 novembre arrivando a Trento il 9 dicembre.6 Nelle credenziali fornitegli per gli altri legati Pio IV esprime la sua volontà che ora, dopo avere atteso sufficientemente a lungo tutti i principi, il concilio non venga più a lungo prorogato, ma immediatamente aperto e rapidamente proseguito. In un proscritto di sua mano il papa osser- 1 Vedi la relazione di Arco del 22 novembre 1561 presso Sickel, Konzil 235. 2 Vedi la relazione di Delfino presso Steinherz I, 325 s. Cfr. Susta I, 124. 3 Vedi Steinherz I, evi, 339; Kassowitz 37 s. 4 Sulla scelta di Marco Sittich noto per la sua poca coltura e sul malumore che essa provocò anche in circoli cattolici, cfr. Susta I, 101. Del Puteo un * Avviso di Boma annunciava già ai 30 d’agosto 1561, che il cardinale non andrebbe a Trento essendo vecchio e molto necessario a Roma. Urb. 1039, p. 296, B i-blioteca V aticana. 5 La bolla (presso Raynald 1561, n. 10 Le Plat IV, 735 ed Ehses XIII, 256 s.) venne pubblicata a Trento il 29 novembre (vedi Massarelli 361). Sulla processione a Roma e l’arrivo di Marco Sittich ivi il 28 novembre cfr. 1’* Avviso di Poma del 29 novembre 1561, Urb. 1039, p. 314b, Biblioteca Vaticana. V. anche la relazione portoghese del 27 novembre 1561 in Corpo dipi. Portug. IX, 406. 6 Cfr. Susta I, 114 s.; Sickel, Konzil 235; Tiieiner I, 672. Simonetta prese alloggio nel palazzo Geremia in Via Larga di fronte al Palazzo Thun; vedi Swo-boda 41.