146 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 4 a. La risposta pontificia rimessa da Delfino al memoriale imperiale del 26 giugno porta la data del 30 agosto. 1 In essa Pio IV manifesta molto decisamente la sua volontà di nuovamente radunare il concilio a Trento non ostante le obiezioni sollevate dall’imperatore. In cose di religione deve procedersi senza punti di vista secondarii ; s’è visto in Germania come le trattative di riunione guidate da riguardi terreni siano riuscite a sempre maggior danno della religione ed anche della Germania. Doversi quindi senza esitazione aprire il concilio, unicamente per procacciare alla Chiesa il suo primiero stato. Indi vengono confutati in dettaglio le eccezioni e i dubbii dell’imperatore. La guerra tra Francia e Inghilterra è terminata. Se debba il papa intervenire personalmente al concilio, dipende dal suo proprio giudizio. I protestanti che comparissero a Trento non dovrebbero avere motivo alcuno di lagni, otterrebbero salvacondotto nella forma più sicura e vasta e sarebbero ascoltati volenterosamente. La sospensione del 1552 è avvenuta unicamente per attendere la fine della guerra. Poiché ora regna pace universale, il concilio può rientrare in vigore. Si respinge pure l’obiezione che quanto all’alimentazione ed alle abitazioni Trento sia insufficiente. Pensi l’imperatore, che nei luoghi da lui proposti sta in potere di qualsiasi principe temerario di sopraffare il concilio, ciò che è escluso a Trento. Consideri ancora Sua Maestà che prima Trento era stata approvata come luogo del concilio da tutti i principi cristiani e da lui stesso pure ; coloro, che al presente suggerivangli dubbii in contrario, non hanno altro scopo che quello d’impedire il progresso del concilio. Segue la severa esortazione, che Ferdinando, pesando l’attuale situazione e specialmente le condizioni in Francia, che esigevano sollecita convocazione del concilio, senza riguardo al proprio vantaggio, per l’onore di Dio e pel bene dei popoli, consenta all’indizione del concilio a Trento. Ciò è anche nell’interesse delle concessioni da lui bramate circa il calice ai laici ed il matrimonio dei preti. Alla fine, come nella risposta alla Francia, si parla d’eventuale posteriore traslazione del concilio ad un altro luogo sicuro e non sospetto d’eresia. Nella diffusa istruzione consegnatagli, e certo opera del Morone, 2 Delfino è incaricato di illustrare ulteriormente la risposta del papa al memoriale dell’imperatore. Quanto alla riforma ecclesiastica il nunzio spieghi che il papa stesso vi si era già accinto, 1 Stampata presso Raynald 1560; n. 56; Le Plat IV, 633 ss.; Ehses VIII, 59 s. Cfr. Voss 75 s.; Steinherz I, lxxix s. La relativa lettera d’avviso del 31 agosto presso Sickel 92. 2 Stampata in Pogiani Epist. II, 130, donde presso Steinherz I, 100 s.; cfr. ibid. lxxx s.; Eder I. 56 Voss (p. 76 s.) dubita a torto della sincerità delle intenzioni di Pio IV.