396 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 8 6. pital ; difesa d’Avignone e mantenimento dei concordati e dei diritti papali in Francia.1 Al cardinale Este toccò la missione di far accettare queste condizioni derivate da una molto giustificata diffidenza nella sincerità di Caterina. Poiché la guerra sovrastava, il cardinale Guise insistette sull’immediato sborso dei 25,000 scudi più importanti nella momentanea penuria di denaro che un milione più tardi. Este cedette a questa insistenza e pagò la prima rata senza assicurarsi l’adempimento delle condizioni poste da Pio IV.2 Il cardinale diede del suo 2000 scudi, che ottenne a stento in prestito al 10 %.3 Allorché diede al governo francese l’aspettativa di aiuto finanziario il papa, in considerazione della critica situazione della Francia, aveva concepito anche un altro progetto suggerito da Cosimo I. In una lettera dell’ll maggio Cosimo propose per salvare la Francia la fondazione d’una grande lega cattolica, alla quale avrebbero dovuto partecipare oltre il papa la Francia e gli stati italiani. Pio IV, che già prima aveva avuto pel capo simili pensieri, accolse con grande fervore la proposta, ma nè a Madrid nè a Venezia trovò inclinazione a mettersi in una impresa così dispendiosa e vasta.4 Il progetto di mandare in Francia truppe ausiliari, presso le quali il cardinale Altemps avrebbe dovuto fungere da legato, naufragò contro l’opposizione di Caterina de’ Medici.5 Nè fu meno doloroso pel papa che urtasse contro le più gravi difficoltà l’adempimento delle condizioni poste al governo francese per la concessione del sussidio. Mentre per l’abrogazione dell’editto di Orléans, cioè per il ristabilimento delle annate, furono almeno fatte delle promesse, Caterina si rifiutò recisamente a licenziare il cancelliere, del quale sosteneva che fosse buon cattolico. Al principio d’agosto fu mandato a Roma Filippo di Lenoncourt, vescovo d’Auxerre, per trattare di condizioni più miti e poiché anche Este si espresse per la loro riduzione, ai primi di settembre il papa convenne di accondiscendere in 'Vedi Susta II, 463 s. 2 Vedi la sua relazione del 5 luglio 1562 presso Baluze-Mansi IV, 425 s. e Susta II, 493, 500. 3 Vedi la sua relazione dell’8 maggio 1562 presso Baluze-Mansi IV, 409. 4 Vedi Sickel, Konzil 307 s., 340 e specialmente Susta II, 480 s., inoltre 169, 195 s., 198, 228, 512, 521 s. Cfr. ibid. I, 261 s. su simili progetti nell’autunno 1561. Quanto il carattere impulsivo di Pio IV fosse pronto a procedimenti rapidi, decisivi, erasi veduto già al principio del suo pontificato allorquando prese in considerazione il piano del duca di Savoia di costituire una lega per la conquista di Ginevra, abbandonandolo poi l’anno seguente. Vedi Sickel loc. cit. 51 s. 175 s.; Venez. Depeschen III, 182, s. Cfr. Soldan I, 333. 5 Cfr. Susta II, 195 s. Anche nel concistoro del 25 ottobre 1564 Pio IV si lamentò della ripulsa della sua proposta; v. * Ada cornisi, card. Gambarae, B i -blioteca Corsini in Roma 40-G-13.