112 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 3. accusa : 1 un secondo, del 5 luglio, stabilì che i cardinali Cesi, Cueva, Saraceni, Puteo, Cicada, Bertrand, Urbino e Cornaro intervenissero come assessori nell’esame speciale agli interrogatorii dei cardinali accusati onde vigilare sull’osservanza delle forme di diritto. 2 L’interrogatorio poi rimase esclusivamente riservato a Federici e Pallantieri, a lato dei quali fungeva da redattore degli atti il notaio Luys de Torres, uno spagnuolo della confraternita di S. Girolamo della Carità, che s’era presa a cuore i prigioni. 3 I delitti principali che venivano addossati al duca di Paliano erano l’uccisione di Capece e della duchessa. I cardinali Carlo e Alfonso Carafa avrebbero con approvazione o consiglio sollecitato il crudele procedimento contro Violante. Il cardinale Carlo oltre che di parecchi assassinii, in parte cadenti tuttavia nel tempo della sua vita di soldato, era sopratutto incolpato di avere, nella sua qualità di direttore della politica di Paolo IV, con bugie e inganni indotto questo pontefice e la Francia all’infausta guerra contro la Spagna. A tutti tre gli accusati venivano rinfacciate grandi malversazioni nell’amministrazione dello Stato pontificio. Carlo ed il duca di Paliano dovevano ancora rispondere di grave abuso della loro autorità, specialmente nell’amministrazione della giustizia ; Alfonso di illecito arricchimento alla morte di Paolo IV. Agli 8 di luglio cominciò in Castel S. Angelo l’interrogatorio degli accusati, che preoccupò tre buoni mesi. 4 Mentre fin dal principio il cardinale Alfonso Carafa si contenne con prudenza 1 V. il testo giusta 1’* originale dell’A rchivio segreto pontificio in App. n. 10. 2 * Motuproprio Nuper diretto veri. Fratri Hieronymo epise. Sagonensi in data del 5 luglio 1560, Lib. tur. 493, Archivio segreto pontificio. Cfr. Ancel, Disgrâce 96 s. Un * Avviso di Roma del 19 ottobre 1560 notifica : « Il card. Carafa ha dimandato per suo giudice il card. Borromeo havendo per sospetto il governatore et fiscale ». Urb. 1039, p. 211, Biblioteca Vaticana. 3 Ancel, Disgrâce 97. 4 L’originale del processo condotto contro i Carafa fu bruciato dopo la sua revisione ad opera di Pio V (particolari nel voi. Vili di quest’opera). Non ne esistono copie. S’è invece conservato un estratto fatto sotto Pio V, che sotto il titolo * Scripta varia in causa Card. Carafa [e] trovasi nell’A re bivio segreto pontificio Misceli. XI, 114 (Copie : Vatic. 7450, Barb. lai. 5752 ed una nella Biblioteca di Cortona). Va aggiunto il * TÀber iuriwm coram r.mo guber-natwe... contra ili. et rmo» doni. card. Carólum Carafam, Alphonsum Neapolit., Leonardum de Cardine, Ferrant. Garlonium et complices. Archivio segreto pontificio, Misceli. X, 197 (copia imperfetta nell’A rchivio di Stato in B o m a), che contiene gli originali dei documenti più compromettenti, i quali per ordine di Pio IV furono sequestrati e messi a profitto per formulare l’accusa. Le * Lettere repetite prò park card. Caraffe in eius causa contra fiscum trovansi nel Cod. Ottob. 2348, 246-247, gli * atti dei difensori del Carafa e loro memoriali sono conservati nell’A rchivio segreto p o n t i fi c i o alla fine del codice Misceli. XI, 114, ibid. nel codice I, 130 p. 15-29 del fondo Borghese (Scritture delle studio del sor Marc Antonio Borghese sulla causa Romana exces-suum a difesa detti cardinali Carlo et Alfonso Carafa e del duca di Paliano) e