L’opera del Parisetti dedicata a Pio IV. 553 Fra le opere dedicate a Pio IV 1 è degna di nota quella di Lodovico Parisetti giuniore, nella quale costui l’anno 1560 sottopose al papa pubblicamente i suoi desiderii e proposte per la riforma della Chiesa. 2 II lavoro consta d’una serie di lettere ed è composto in sciolto latino. Il papato è istituito, così il Parisetti, per l’onore di Dio e per la salvezza dell’umanità: non è per la persona del papa, ma viceversa e al tribunale di Dio nessuno dovrà rendere conto più rigoroso del vicario di Cristo. Siccome uno dei principali mezzi per la riforma della Chiesa Parisetti raccomanda che si raccolga un concilio essendoché ne fu sempre convocato uno nelle più grandi difficoltà nella Chiesa. Questo concilio rivolga la sua attenzione principalmente a che vengano fatti vescovi capaci, cosa più utile alla riforma di molte leggi: ma i vescovi poi si occupino del loro ufficio e non s’ingeriscano in cose estranee. Per gli Ordini religiosi è un cancro il sistema delle commende, pel quale s’è arrivati al punto che parecchi monasteri a Roma e altrove sono vuoti. Quanto al papa stesso, accolga anche per la sua persona le esortazioni del concilio e non ne muti a capriccio le disposizioni: cerchi di guadagnarsi i cuori dei sudditi ed eserciti il suo ufficio nello spirito della carità. Non ammetta a uffici ecclesiastici persone di sentimenti mondani, nè tali XV (1862), 456 s. Per l'università di Perugia vedi Rizzatti, Perugia, Bologna 1911, 150. Su una grazia per uu’università tedesca vedi Wegele,^ Univ. Wùrzburg II, 52 s. Quanto a Duisburg v. Pumi. Quartalschrift XXII, 62 s. È al proposito anche il * breve per Reclor et università# Frìburgi in data 23 agosto 1560: raccomanda lo Studimi, che concesse in convmtu Adelhausen O. P. presso Friburgo. Min. Brev., Arm. 44, t. 10, n. 296; similmente n. 297 episc. Constant. D.ut. s. Archi-vio segreto pontificio. 1 Alcune dediche sono ricordate presso Ciaconius III, 882. Sulle vite dei papi di Platina v. App. n. 90. Nolhac (Bibl. Orsini 160) adduce una poesia greca di Matt. Devaris, Renazzi (II, 193) un’opera di medicina. È al proposito anche 1’* Ode a Pio IV di Ippolito Capilupi in Cod. Regin. 2019, p. 148 s., Biblioteca Vaticana. Il Cod. XXIX 176 della Biblioteca Barberini contiene ima poesia: * Vellus aureum divo Pio IV Ioanstes Henrici Cornei. Agrip-pae fil. d. d. Nel * breve a Girolamo Roth in data del 26 maggio 1561 è detto: « Opusculum tuum grato animo accepimus »; ti mandiamo 100 aureos (Min. brev., Arm. 44, t. 11, n. 66, Archivio segreto pontificio). L’opera di Roth von Schreckerstein (conf. K. H. Frhr von Koth Schreckenstin H. Roth v. Karlsruhe 1879) è intitolata: De ventate, firmamento et stabilitate donationis Con-stantinianae ad S. Più in IIII P. M. Dilingae (s. a.). Nella dedica è detto: Ita dihicidie negotium tractabo, ut luce meridiana clarius pateat, eundem (donat. Constant) et factam et validam! Qui andrà anche ricordato che furono dedicate al Cardinal Borromeo nel 1561 le Lettere di principi cotanto importanti per lo storico. Sugli sforzi di Borromeo per la versione delle relazioni dal nuovo mondo sulle missioni dei Gesuiti v. in App. n. 72 la * relazione di Fr. Tonma del 22 luglio 1564, A r e h i v i o Gonzaga in Mantova. 21 un io r rs Ludovici Pariseti Regiensis epistolarum ad Pium IIII Pontif. Max. libri III, Bononiae (apud Alex. Benaccium) 1560. Certo a causa della sua rarità, lo scritto è rimasto fino ad ora completamente inosservato.