Matrimonio di Federigo Borromeo. 79 ove il papa lo ricevette molto amorevolmente.1 Nell’ottobre at-tendevasi nell’eterna città la sposa di Federigo, per la quale in Belvedere vennero approntati appartamenti con tanto splendore, che avrebbero potuto servire di dimora ad un re.2 Prima di Virginia comparve in E orna addì 4 novembre il duca stesso d’Urbino e due giorni dopo Cosimo I.* La permanenza di Cosimo, che si protrasse fino al 28 dicembre, e le grandi dimostrazioni di benevolenza del papa verso questo principe4 provocarono congetture di ogni specie. Credevasi che il duca fosse venuto per ottenere il titolo di « re di Toscana », ma a t ale elevazione erano contrarii Filippo II e Ferdinando 1.5 I diplomatici degli Habsburg a Roma erano tanto più pieni di diffidenza per la ragione che le trattative di Cosimo col papa erano tenute molto segretamente.6 Sorsero i rumori più disparati.7 Ma da ultimo apparve che Cosimo si era completamente illuso nella persuasione che Pio IV si sarebbe semplicemente subordinato à tutti i suoi de-siderii.8 Erano tuttavia, presenti i duchi di Urbino e di Firenze quando, ai 7 dicembre 1560, Virginia giunse in magnifico corteo nelle vicinanze di Roma. Qu attro cardinali e numerosi prelati an-daronle incontro fino a Prima Porta. Salutolla poi la nobiltà di Roma e presso Ponte Molle l’intiero corpo diplomatico. Pernottato che ebbe a Villa Giuba, la giovane duchessa fece il suo ingresso nella città eterna su un bianco palafreno, il capo coperto da un berretto splendente di pietre preziose, ricevendo un onore altri- 1 * Avviso di Boma del 31 agosto 1560, Urb. 1039, p. 194, Biblioteca Vaticana. Secondo quest’Avviso Cesare Gonzaga abitava nel palazzo di S. Marco. 2 * Avviso di Boma del 19 ottobre 1560, TJrb. 1039, p. 210, Biblioteca V aticana. 3 Descrivono l’arrivo dei due principi Fr. Tonina nella sua * relazione del 6 novembre (Archivio Gonzaga in Mantova)eun* Avviso di Boma del 9 novembre 1560 (Urb. 1039, p. 214, Biblioteca Vaticana). Secondo quest’ultima fonte il duca d’Urbino abitava « nelle stanze nuove del palazzo, che fece fare Julio III », Cosimo I colla duchessa « nelle stanze d’Innocenzo Vili e di Sisto, restaurate da questo papa con molto ordine». 4 Cfr. Massahelli presso Mérkle II, 348 ; Bondonus 535 s. ; Reumont, Toskana I, 230 s. ; Palandri 98 s. 6 Cfr. Sickel, Konzil 83 ; Voss 95 ; Venezian. Depeschen III, 159, 166. Cfr. anche Le Bret, Gesch. Italiens Vili, 159 s. Già prima che Cosimo I comparisse in Roma, ivi erano state messe fuori le più diverse congetture sulla sua venuta ; v. la * relazione di Fr. Tonina del 30 ottobre 1560, Archivio Gonzaga in Mantova. 6 V. * relazione di Mula del 16 novembre 1560, Biblioteca di Corte in Vienna. 7 Cfr. Sickel, Konzil 91, 93, 96, 121, 133. V. anche Briefwechsel des Kard. 0. Truchsess 229, 231 s. 5 Vedi Hilliger 7, 25.