L’ Inquisizione romana. 483 al Morone. 1 II suo compagno di sventura, Egidio Foscarari, vescovo di Modena, trovò una splendida giustificazione nel decreto del grande inquisitore del 1° gennaio 1560. L’istruttoria - vi si dice -ha dato per risultato la sua completa innocenza; le accuse contro di lui provenivano da uomini empii e falsi. 2 Al contrario, nel medesimo concistoro, che portò l’assoluzione al vescovo di La Cava, fu condannato come eretico Andrea Centani, vescovo di Limosso in Cipro.3 Subito dopo la elezione del papa venne a Roma Carnesecchi 4 e cercò di far annullare la sentenza emanata su lui sotto Paolo IV: egli pure venne assolto al principio di giugno del 1560. 5 Addimostrossi inoltre la mitezza di Pio IV col mettere quasi totalmente fuori di vigore le rigorose prescrizioni del suo predecessore contro gli ebrei. 6 Quanto poco ciò non ostante pensasse Pio IV di abolire l’In-quisizione appare dal fatto, che nel suo primo concistoro incaricò i cardinali Carpi, Ghislieri, Scotti, Puteo e Pacheco della direzione degli affari inquisitoriali. 7 Un decreto papale del 14 ottobre 1562 8 fornì poi il tribunale della fede di nuovi poteri. Nell’indirizzo del 1Cfr. il nostro voi. VI, 511. « * Mercore in concistorio furono date alcune chiese in Spagna, et al conte Marco nipote di S. Sta quella di Cassano, come scrisse che si doveva fare, et fu publicata la condennatione del vescovo di Limosso Zentani com’heretico, et letta l’assolutione del vescovo della Cava, già imprigionato al tempo di Paolo IV per sospetto d’heresia ». Relazione di Mula in data di Roma 1° giugno 1560, Biblioteca di Corte in Vienna; * Acta consist. Cam. del 29 'maggio 1560, Archivio segreto pontificio. Ri-casoli mandò con relazione del 15 giugno 1560 l’assoluzione di Sanfelice a Firenze. Archivio di Stato in Firenze. 2 II decreto presso Cantù, Eretici II, 193. 3 V. sopra n. 1. Su lui cfr. Buschbell 81, 153, 227. 4 * Avviso di Roma del 2 marzo 1560, Crb. 1039, p. 133, Biblioteca Vaticana, secondo il quale l’affare Camesecchi sarebbe da sbrigarsi nel prossimo concistoro. 5 Amabile, Inquisizione I, 155. * «Carnesecchi fu assoluto nell’ulti ma congregazione dell’inquisizione ». Relazione di Saraceni del 7 luglio 1560, Archivio di Stato in Firenze. Più tardi Pio V disse che Camesecchi se l’era cavata a mezzo di bugie: « che a tempo di Pio antecessore suo aveva dette un monte di bugie, delle quali era stato assoluto ». (Legaz. di Serristori (16 maggio 1567) 436). Su altre assoluzioni nel 1560 (Galeoto e vescovo Verdura) vedi Amabile I, 234. * « Don Gabriele Fiamma frate dell’ordine della pace fu già inquisito due anni sono predicando in Napoli (cfr. Sala III, 161), mercoledì (26 aprile) fu assoluto in una congregatione ». Caligari a Commendone, 29 aprile 1564, Lett. di princ. XXIII, 50, Archivio segreto pontificio. 6 Vedi Rieger 161. 7 * Acta consist. Cam. Vili, p. lb, Archivio segreto pontificio * Avviso di Rmna del 13 gennaio 1560, Urb. 1039, p. 114’>. BibliotecaV ati-cana. La * relazione di Ricasoli riportata sopra n. 1, in luogo di Pacheco fa il nome di Reumano. Ai 29 d’agosto 1560 sono detti cardinali inquisitori Carpi, Cueva, Puteo, Ghislieri, Dolera. Bollett. Senese XVII, 164. 8 Bull. Rom. VII, 236-239. Già prima, ai 27 d’agosto 1561, viene dato agli inquisitori il diritto di prendere come notari chierici secolari e regolari; ibid. 138