542 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 9 6. anche Simone Pasqua, medico di Pio IV, che altrimenti pure era un dotto di fama stabilita.1 Alla grande creazione cardinalizia del marzo 1565, per quanto alto possa anche calcolarsi l’influenza delle relazioni personali dei nuovi dignitarii col papa e coi Borromeo, non si potrà rifiutare l’elogio che in essa gli interessi ecclesiastici furono tutelati più accuratamente che nella nomina del 1561 e 1563. Il merito principale della cosa spetta incontestabilmente al severo Carlo Borromeo. 2 Da gran tempo Borromeo aveva bramato di visitare personalmente la sua diocesi di Milano. Allorché nell’autunno 1565 tale desiderio andò soddisfatto, la sua supplenza nella segreteria di Stato fu affidata al cardinale Marco Sittich von Hohemens, che fin dal gennaio era stato con un breve autorizzato a sbrigare tutti i negozi dello Stato pontificio; 3 ma questa supplenza riguardò solo gli affari correnti, venendo differite fino al ritorno del Borromeo le deliberazioni più importanti. 4 Il cardinale Borromeo, nominato legato per tutta l’Italia il 17 agosto, 5 lasciò Boma il .1° settembre e, volendo egli evitare l’usata pompa, di notte.6 Per Viterbo andò a Firenze, ove si trattenne dal 7 al 9 e fu molto onorato da Cosimo. Dopo una fermata a Bologna raggiunse la sua città vescovile il 23 settembre. 7 Ivi l’8 ottobre ricevette la visita di Morone. 8 Tenuto il concilio provinciale, 9 ai 6 1 Cfr. Petramellarius 74 s.; Ciaconius III, 945 ss.; Cardella V, 55 ss., Hilliger 42 s.; Herre 89 s. Su PI. Orsini cfr. Sarnelli, Lettere eedes., Napoli 1686, 333 s.: su Sforza vedi Garampi 293. Cfr. anche Morozzo, Elogio del card. M. A. Bobba, Torino 1799. - Vedi Herre 89 s. 3 Vedi Hilliger 39. 1 V. 1’* Avviso di Roma del 1° settembre 1565, Vrb. 1040, p. 78b, Biblioteca Vaticana. Marco Sittich non dava che le firme, dirigeva gli affari T. Galli; vedi Torne 84; Corresp. dipi. I, xxxvm. 5 Vedi la * lettera di Serristori del 17 agosto 1565, Archivio di Stato in Firenze. 8 V. 1’ * Avviso di Roma de! 1° settembre 1565, loc. cit. C. Luzzara il 1° settembre 1565 riferisce: * « Il sr card1« Borromeo è partito questa mattina per Milano tanto per tempo che per un pezzo gli è convenuto caminare con le torcie, et il piacere con che va a questo viaggio è cosa che non si può imaginare. Il Papa per la sodisfatione grande di S. S. 111. l’ha lasciato andare volentieri». A r -chi v io Gonzaga in Mantova. 7 Sul viaggio a Milano v. il * Diarium di L. Bondonus Misceli., Arm. XII, 29. p. 387 (Archivio segreto pontificio), ove anche (p. 392) è descritto minutamente l’ingresso a Milano. Cfr. Merkxe II, cxi e la lettera di Felice da Montalto presso Taccone Gallucci, G. Sirleto, Roma 1909, 16 s. V. inoltre, Saia III, 361 s.; Mitteil. des ósterr. Imtit. Ili, 636 e la lettera di Borromeo del 23 settembre 1565 in San Carlo I, 116. Ai 21 d’agosto Borromeo scrisse a Filippo II sullo scopo del suo viaggio. La risposta del re del 25 settembre 1565 in versione italiana è pubblicata in San Carlo I, 251. 8 V. * Diarium di L. Bondontjs loc. cit., p. 3981'. 9 V. sopra p. 341 s.