446 Pio IV. 1559-1565. Capitolo 8 d. Maria Stuart la Scozia era ancora cattolica. I predicatori del luteranismo avevano trovato poco favore e nel 1535 il Parlamento emanò leggi severe contro di essi. 1 II grido di battaglia degli scozzesi presso Pinkie « morte agli eretici inglesi ! » mostra esso pure, che allora la maggioranza degli scozzesi tenevasi ferma all’antica fede, come anche che nel popolo aA^evasi bene coscienza del vero significato delle irruzioni inglesi. 2 Soltanto a poco a poco l’innovazione religiosa guadagnò terreno in quegli anni di sventura ; agli sforzi dei sinodi del 1549 e 1551 di sottrarre alla rivoluzione il pretesto principale mediante la riforma del clero e di sollevare l’istruzione religiosa popolare mediante un nuovo catechismo per i parroci,3 non poteva più toccare un grande successo, sebbene la pace di Boulogne del 1550 ponesse fine alla lunga guerra col vicino inglese. In queste guerre i baroni scozzesi avevano sostenuto una parte abietta. Guadagnati da oro inglese prestarono volonterosi servizi ai devastatori della propria patria per « introdurre », come dicevano, « nei loro possedimenti la religione protestante essendoché la Bibbia era la pietra fondamentale d’ogni verità e onore ». 4 Una lista di 200 di tali « uomini d’onore » che s’erano venduti all’Inghilterra, cadde poco dopo la morte di Enrico Vili nelle mani del reggente di Scozia Arran 5 Da principio la predicazione della nuova fede era stata in Scozia in mano di gente affatto insignificante : 6 fu quindi di grande importanza che dopo l’ascensione al trono della regina Maria d’Inghilterra molti dei predicanti protestanti da essa cacciati si volgessero al vicino paese settentrionale. Ancor più gravido di conseguenze si fu che quell’uomo, il quale un tempo fondò la prima comunità scozzese protestante fra gli assassini del cardinale Beaton e loro amici, poi dopo 19 mesi di pena su galere francesi aveva predicato in Inghilterra con zelo febbrile ed ormai doveva diventare il vero padre della scissione dogmatica scozzese, fuggisse per timore di Maria a Ginevra per abbeverarsi alla fonte stessa dei pensieri di Calvino. Fino ad allora il protestantesimo scozzese s’era 1 Bellesheim I, 332. 2Forbes-Leitii 29 n. Bellesheim I, 365. 3 Bellesheim I, 370 ss. Sul catechismo di Hamilton ibid. 380; ristampa del medesimo per Mitchel, Edinburgh 1882, per Graves Law con prefazione di W. E. Gladstone, Oxford 1884. 4 Forbes-Leith 27. 5 Ibid. D’altro umore furono i popolani contro i tentativi di rendere inglese la Scozia. All’inviato inglese Sadler toccò udire non esservi giovane in Scozia sì piccolo il quale non lancerebbe sassi, che le donne accorrerebbero colle loro conocchie e che il popolo intiero preferirebbe morire in un sol giorno, che diventare servo dell’Inghilterra. Hamilton Papers I, 447 presso Fleming 183 s. Forbes-Leith 18. 6 Bellesheim I, 383.