VINETIANA LIB. V. 37/ ranze del buon evento di tutta la guerra. Però erano gli 1524 occhi di tutti rivolti al fucceifo di quella efpugnatione, dal quale dovevano dipendere altri impor tantiffimi effetti ; & principalmente ne ilavano con gli animi foipefi , & folleciti il Pontefice, & i Vinetiani ; da una parte te-mendo Tarmi del Rèdi Francia, mal fodisfatto di loro, yinetiani. fe riufciife vittoriofo ; & dall’ altra quella de gli Imperiali , fe {'ottenendo , & ributtando i Francefi , ri ma neifero foli arbitri delle cofe d’ Italia. Onde non apparendo bene nello flato cofi diffìcile delle cole, quale poteffe effere migliore, & più ficuro partito, andavano portando lari-folutione innanzi , fermandoli quali in certa neutralità ; peroche nè mandavano le lue genti in ajuto de gli Imperiali, nè venivano ad alcuno accordo co i Francefi; ma afpettando il fucceifo di Pavia, il quale , effendo già T efpugnatione ridotta in affedio, dava fegno di lunghezza, cercavano d’ufare del beneficio dei tempo. Tuttavia il Pontefice per ritrovare nel bifogno più aperta la ftrada alla conchiufione co i Francefi, coi mezzo del Datario fuo già mandato nel campo, negotìava del continuo varie cofe intorno all’accordo, al quale dimo-flrando il Rè di Francia d’haverenon poca inclinatione, fi farebbe più preflo conchiufo, fe nuovi avifi , che fopra-giunfero , non haveffero dal canto del Pontefice tenuta fof-pefa la pratica. Peroche effendofi intefo, che li fei mila Seccerjì Im-fanti Tedefchi mandati da Cefare in foccorfo di Milano, erano già pervenuti ad Ifpruch, con i quali doveva paf-fare in Italia la perfona dell’Arciduca Ferdinando; & parimente , che i fanti Spagnuoli deflinati a queilo foccorfo erano già imbarcati, & pretto s afpettavano a Genova; il Pontefice confermato d’animo, & flimando dignità fua ( poiché non lo flringeva altra maggiore neceifità ) di mo- Fruj,nu llrare d’havere con verità fatta fparger fama , che al cam- ™anit'a * po Francefe foffe di ordine fuo andato il Datario, per del Pontt-trattare la pace univerfale, con particolare accordo ; man- fict' dò fubito al Vice Rè Paolo Vettori, perche gli atteflaf-fe il fommo defiderio fuo conforme all’ obligo del grado, che