La Villa Pia nel giardino Vaticano. 561 Adornano l’ingresso della Loggia come quello del Casino quattro colonne ognuno, di granito numidico grigioscuro. La facciata del Casino è nn organismo senza finestre meramente decorativo con numerose rappresentazioni a rilievo per lo più figurative; con Pane e Sileno compaiono, contrassegnate da iscrizioni, Eirene, Dike, Eunomia ed Aegle. Nel campo di mezzo un’iscrizione latina di cinque linee a grandi lettere fa sapere che nel 1561 Pio IV ha eretto per sè e suoi successori nel bosco del Palazzo Vaticano loggia, corte, fontana e casino. Sotto quest’iscrizione spicca vigorosamente l’ai’me in marmo del papa tenuta da due figure alate e coronata dalle chiavi incrociate e dalla tiara. Dal portico d’ingresso del Casino riccamente decorato con mosaico di conchiglie, stucco, pitture e statue, una porta piuttosto bassa conduce in un’ampia sala rettangolare, l’ambiente principale del pian terreno. Seguono due stanze: dalla maggiore si entra in un piccolo vano, in cui è posta la stretta scala, che in seni rettangolari non numerosi pianerottoli conduce al primo piano e sbocca in una piccola piattaforma munita di balaustra, illuminata da tre finestre. Gli ambienti dal primo piano corrispondono in pianta ed ampiezza agli alti e ariosi del pianterreno.1 La decorazione interna del Casino è ancor più ricca e magnifica dell’esterna. Coprono il pavimento piastrelle in maiolica di molto buon gusto, che coi loro varii disegni e vivaci colori ricordano i tempi migliori di questo ramo dell’arte. Le pareti rimasero senza pitture: dovevano venire coperte da tappeti perchè gli affreschi avrebbero guastato l’effetto delle statue antiche qui pure collocate e che erano state tolte principalmente dalla Villa di Giulio III. 2 La decorazione precipua ed essenziale sta nella meravigliosità dei soffitti, ove è stato scelto il sistema delle volte a specchio. « La volta inizia su una larga cornice, sale su tutte le quattro parti verso l’alto e negli angoli si unisce in nervature, che sono coperte dalla decorazione ». 3 Eoma possedeva già eminenti esempii di questa specie di decorazione nelle Logge di Raffaello, a Castel S. Angelo e nella Villa di Papa Giulio. Ad esse seguì quella del cielo del Casino, la cui esecuzione, per consiglio del Cardinal Mula, fu affidata a numerosi artisti, fra i quali Federigo Zuccaro, Santi di Tito e Federigo Barocci. 4 Barocci, un 1 Nel vestibolo del Casino sono impiegati nel pavimento anche due pezzi di lavoro cosmatesco del secolo xii. In uno di essi si legge, (in lettere capitali senza distinzione) un’iscrizione, che sia comunicata qui non essendo menzionata dal Frirdi.andek nella sua monografia del resto così minuta e profonda; essa suona così: « Hunc operis quicquid chorus ecce nitet preciosi artificis scultri scomsit Bona dext. prae Pauli». 2 Cfr. Hubnek, Le statue di Roma I: Quellensammlung, Leipzig 1912, 79 s. 3 Friedlàndkr 46. “Cfr. Vasari VII, 91- Pastor, Storio, dei Pjpi. VII. 36