Espulsione dei gesuiti dalla Spagna (decreto reale 27 febbraio 1767) 803 Fondato sul parere del Consiglio straordinario come pure di sltre persone di posizione elevata, mosso da motivi di gran pe.'0, nella coscienza dell’obbligo di mantenere obbedienza, pace e p ustizia nel suo popolo, e per le altre cause pressanti, giuste e cogenti, ch’egli chiude nel suo petto regale », Carlo III emise il 27 febbraio 1767 quel decreto, con cui egli bandiva dalla Spagna e dai suoi possedimenti oltremarini tutti i gesuiti che avessero pronunciato i primi voti ed i novizi, che non volessero uscire, e ordinava il sequestro dei loro beni immobili e mobili. L’esecuzione era affidata al conte Aranda, a cui per ciò veniva fornito il pieno ed esclusivo potere. Tutte le autorità come anche i preporti della Compagnia, per evitare la disgrazia regale, devono obbedire puntualmente a questa ordinanza. Nell’esecuzione si deve procedere colla più grande reverenza, cortesia, umanità e dis;>osizione a dare aiuto.1 I gesuiti sapevano naturalmente, che erano in corso indagini segrete e che malintenzionati volevano coinvolgerli a tutta forza mie rivolte;2 ma, cosa singolare, riponevano la loro fiducia pre- n animo los motivo*) de esta providencia, sin introducirse en el juicio, o «. rnen del Instituto de la Compañía, ni de las costumbres, o máximas de l‘>' Jesuítas, y aunque también cree, que se salve con la expresión de la Concita la justitk-Htion. que debe suponerse de dichos motivos, entiende la Junta, que pued'j insinuarse con mas viveza liaver sido estos non solo justos. y "ruentes. sino tales que han obligado, y necesitado sin arbitrio a que so •ornase esa providencia... La segunda es también relativa al misino decreto. la Junta por muy «inveniente que se dé a entender ha ver procedido ' M. con acuerdo, examen y consejo. Pero en quanto a la formal expresión que esto debe explicarse discurre la Junta, seria lo nuis proprio decir; 1" ha precedido el mas maduro examen, conocimiento y consulta de Mlnl-“!r'>s de mi Consejo, y otros sugetos del mas elevado caracter. Y quando ' M. no estimase suficientq esta expresión de Ministros en general, podría •"¡rse a consulta de mi rOonsejo Keal en Consejo extraordinario» (Junta del febbraio 1767. ivi). 1 Colcccion general de las providencia* hasta aquí tomadas por el go-'•“ >no sobre el estragamiento y ocuparían de temi>oralidadc* de los Regulares la Compañía... I, Madrid 1767. 1 s. In questo ed in altri decreti viene rile-V|*'o, che il re prende la misura ili forza del suo potere supremo amministra* Ufo (clisando de la supremn autoridad economica»). Con questa espressione *i voleva evitare ogni conflitto di competenza con autorità ecclesiastiche, poi-'hè | gesuiti come chierici sottostavano al forum ecdesiasticum. « Ygual-m,'nte conditene dar a entender en el [decreto] a los prelados diocesanos, juntamientos, cabildos eclesiásticos y demás estamentos, o cuerpos politico«