078 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo IV. Due giorni più tardi, il 7 giugno, si trovò affisso alle porte ìi lutile chiese e in tutte le piazze pubbliche della capitale un editto, i >r. cui il Cardinal patriarca Atalaya di Lisbona «per giusti nw:m a onore di Dio e in prò del popolo cristiano » sospendeva tutt: ; gesuiti della sua circoscrizione dalla predica e dalla confes>ion*' Naturalmente le due ordinanze suscitarono grande - ,.lr>orv ed irritazione, tanto nel popolo quanto in sfere elevate; spinamente l’infante Don Pedro e una gran parte dell’alta nobiltà > mostrarono assai indignati.2 II nunzio, invece, sembra aver nutrito il sospetto, che l’accusa di attività commerciale illecita n< • fosse infondata. Egli consigliò al visitatore di non impegnarsi ir, inchieste sulla disciplina dell’Ordine nelle case gesuitiche • l’esercizio del ministero spirituale, inchieste che non dari*r risultato; l’unico scandalo esistente era il commercio. Ciononostante al visitatore toccò sentirsi dire dal nunzio, che il suo slitti era bensì molto bello, solo mancavano le prove, senza le u *8' esso non era che uno scritto diffamatorio.4 E il cardinale Settario di stato Archinto osservò che, essendo stata aperta la vi- v il 31 maggio, e il decreto stampato già il 27 maggio, la condanna era avvenuta prima ancora che le prove potessero esser tolte a in ' * ' di Pori. 204. loc. clt. « • Archinto mi Acciaioli il 22 agosto 17TW. loc. clt. • • Tutto II in ■ ne die«' male, e l'infante I>. Pietro con molta tldalghin ue freme: I" »' * ' perché ora il noto Breve e I gesuiti sono privativa «lei card, visitatori sione del Nunzio, come ella sa ». Acciaioli ad Archinto il 27 slot" \murial, di Pori. 117. loc. elt. * • « In tanto al flij. cardinale consigliai di u«*n pigliar la visir» «uiu regolare, sulle prediche, confessioni, scuole, congregazioni etc. dell I- 1*'rollò co' gesuiti |*>eo avrebbe concluso et avrebbe perduto il temi*'. *olil piiblloa negoziazione, ohe i' l'unico scandalo, ohe diano tali religioni • ‘ ■ ' chinto il 22 agosto 1758, loc. clt.). I 'oroaka (lì* supprrssioitr 32 ss. t assicura- * non si trattava di negozi nel senso canonico della imrola : i situili avrH1 * solo venduto I prodotti su)>crllul delle loro tenute |>er acquistare col n1* 1 quelle merci di cui le missioni abbisognavano. I n altro mezzo di s|»eso non Indifferenti non c'era. Inoltre questo genere di « Ciminien lo * era ' * esercitato da essi giA fin da quaudo le missioni esistevano con II c'<***’t'*' ^ vescovi, del nunzi «j dei re portoghesi, senza che sino alla fondazione 1-società eoinmeroinle | N*r II Marmili &o nessuno ei avesse trovato ja-aodal'' gli altri Ordini missionari facevano il tntslesimo, cfr. Itt na. J< *»•'' ©46 s.: IIkrnashkì. Orytìniznt'it'tn I 2tCss. ; lOMVÉnu). funiprudi" IM*1tr" * ¡"'■»pulsione dei Gemili dai regni di Portogallo. Nizza 175*1. 74 s- 4 * • Ma senza un tal miuore. difese e conseguenze n»»n so giudi*1** un 1Uh>11o Infamatorio •. Ad Archinto 11 22 agosto 175$. loc. dt- * * « Si è aucora osservato l'editto puhblieato dal sig. cani. -^al