Riunione a Madrid per l’impiego dei beni gesuitici sequestrati. 883 la ollaborazione di Roma e dei suoi rappresentanti. Il cardinale arcivescovo di Toledo, per verità, declinò ogni partecipazione a ci. : ma sul contegno dei vescovi suoi colleghi regnava incertezza completa.1 La S. Sede fece dichiarare fin dal principio, che ai vescovi mancava qualsiasi competenza per giudicare circa l’assegnazione dei beni dei gesuiti, perchè il diritto di decisione sui beni dei religiosi esenti spettava solo al Papa.3 Della sua opposizione, però, non si fece nessun conto; solo si abbandonò, per riguardo al sentimento popolare, il progetto di far decidere unicamente da laici su beni ecclesiastici. Verso la fine del 1767 gli arcivescovi di Burgos e di Saragozza ed i vescovi di Tarragona, Albarracin ed Orihuela furono chiamati a Madrid per deliberare in ieme col Consiglio straordinario sulla destinazione futura dei beni dell’Ordine.3 A giudizio del nunzio questi prelati e i loro Cd ri sultori teologici erano totalmente imbevuti di massime febro-niane.1 Nell’udienza di ricevimento Carlo III dichiarò ai vescovi, ch’egli non chiedeva nulla per sè; il loro compito consisteva soltanto nel dare il loro parere sul modo d’impiegare i beni gesuiti i per il maggior servizio di Dio e per utilità della religione cattolica. 5 II Torrigiani incaricò il nunzio di far sapere ai prelati, ch’essi non avevano nessuna facoltà di disporre dei beni di esenti, e tanto meno quando questi erano situati fuori della loro diocesi. B II Lucini, che non si aspettava da questo passo nessun successo, non lo compì che con intima ripugnanza. Le sue rimostranze non trovarono ascolto presso i ministri.1 Parve bensì Per un tempo, che nei vescovi si muovesse il sentimento ecclesiastico: si disse, ch’essi avessero proposto di entrare in comunicazione con Roma;8 ma sembra che la voce avesse avuto solo lo scopo di tenere a bada Roma sino al fatto compiuto. 1 * Vincenti a Torrigiani U 26 maggio e 7 luglio 1767, ivi 303 e 304. 2 ’Torrigiani a Vincenti IMI giugno 1767, Registro di cifre, ivi 433. I prò-' "ratori delle provisele deU'Ordine e dei singoli collegi erano stati al momento de,ll'espulsione trattenuti in Spagna per dar notizie sugli averi dell’Ordine. *•« domande che si dovevano loro rivolgere, p. es., su capitali all’estero, sono ' "1 n. 2« del Supplemento alla Gazzetta di Parma del 30 luglio 1767. * * Roda ad Aranda U il novembre 1767, Archivio di SI manca», Oraci* y JuiticiO 1009, 4 * l.ucini a Torrigiani U U> dicembre 1767 c 5 gennaio 1768, Cifre, Xunziat.