Insinuazioni contro gli ecclesiastici come autori della rivolta. 779 flueiua della Francia, ma osserva che altri attribuiscono il tumulto ai « Reverendos », che non sono punto trattati benevolmente dal fow no e temono di essere distrutti del tutto dopo la morte immin nte della regina-madre.1 Nella lettera di denunzia di un tal Car mo si esprimeva il sospetto, che frati e chierici fossero gli «ut i morali delle varie sollevazioni. Alcune poesie satiriche e •*t e contro il re, contro Squillace e i ministri stranieri sareb-*r< opera del monaco cistercense Rozas di Madrid.* Il ministro l>u ¡Hot di Parma, che il 12 aprile non aveva ancora espresso so-i*pet ; di sorta, * assicurava il 28 aprile, che alla notizia della rivoli il suo primo pensiero era stato che gli ecclesiastici, i frati e ! gerarchia papale avessero soffiato sottomano ne' fuoco della rivolta;4 più tardi egli riteneva di aver avuto, alla lettura delle poe e scritte con fuoco e .«angue, l’impressione che fossero state «ritte dopo il tumulta per incitare il governo a procedere contro i r» ;giosi, indubbiamente coinvolti. * N'el giudizio del Tanucci sui promotori della rivolta appaiono ~ lazioni singolari. Nelle sue prime lettere al re," ai suoi intimi I* da,5 Cattolica, • Catanti • come pure al ministro Grimaldi *• non conosce altri colpevoli che la plebaglia di Madrid, questo ; polo vile, barbarico, indegno di appartenere al genere umano, dt; no di essere annoverato fra le bestie più irragionevoli ». “ Due •'estimane più tardi si era maturata in lui l’opinione, « che gi’igno- > • (ìinv. (Xaoatonio a I'agllarlni tl !<• miliari« 17*W>. Archivio del " * n it |. HUI. Soc. 215 I. ’ * Candii n<> nd Ausilio. Vilorta 22 aprile 17WS. Archivio di *1- •41 n c a a. Oraria y Jutlida 100(1. * * ini TI Hot ad Azara II la aprile 1780. Archivio ddl'Amba-‘‘•ata di S |i a K n a a Ito in a. Ksffd. • l’arma » I7IÜV. • * t»u Tlllot ad A una il J* aprile 17«S. Ivi. * * « He Irido lo* vento* merito* ron io<-e el Itejr y «olire tu-“,lto. l’re*to w de*eiit>riA la calumnia, y quedA tua* a»e*iirado el buen nolo y üdi-liilad debbia a nue*tro Rcjr. To5 aprile 17011. irl 3BWÍ Kdi de*ld<-rava. che il re privajwe per sempre Madrid **®a nu presenza (• a limada. 27 ma «io 1708, Ivi 3(417).