La Spagna fa occupare Parma e Piacenza. 95 chiesto, ma soltanto per Worms e Wurzburgo, colla limitazione che quando avesse ottenuto l’uno dei due vescovadi, per l’altro il breve non avesse alcuna validità.1 4. Come tenne fermo ai suoi antichi diritti di fronte al principe elettore di Magonza così anche in mezzo alle peripezie della guerra di successione austriaca Benedetto XIV si preoccupò di non rinunciare ad alcun diritto sullo stato di possesso della sua sovranità temporale. Ciò venne dimostrato luminosamente dal suo contegno nella vecchia contesa circa la supremazia feudale della Santa Sede sui ducati di Parma e Piacenza. « Il Papa è spagnuolo per inclinazione e francese per paura », giudicava il Migazzi.2 II timore della potenza francese indusse Benedetto a cercare la sua bussola diplomatica a Parigi e così andò incontro a non poche delusioni. In una lettera del 2 giugno 1745 egli considera l’eventuale riuscita di una pace e in tal caso spera che la Francia sosterrà i diritti papali, giacché egli tiene irremovibilmente fermo alle sue pretese su Parma e Piacenza.3 La simpatia per la Spagna lo portò a mostrarsi condiscendente verso gli sforzi instancabili della regina Elisabetta per guadagnare le città del suo cuore, Parma e Piacenza, alla famiglia; però non ne doveva soffrire il diritto della Santa Sede. Quando nell’estate la fortuna della guerra in Italia si volse in favore della Spagna e questa fece occupare Parma e Piacenza, il Papa cercò di guadagnare i gabinetti di Madrid e Parigi al formale riconoscimento della sua sovranità feudale sui detti principati. Le difficili trattative circa l’investizione della regina spa-gnuola e della sua famiglia erano già a buon punto, quando nella primavera del 1746 si cambiarono le carte e Parma cadde di nuovo nelle mani degli austriaci. Ora il Papa ritenne più opportuno di non fare altri passi per l’attuazione del suo progetto d’in-vestizione, giacché temeva che, diventando note le trattative finora 1 Heeckerex X 34C|, 355, 393, 401. Numerose relazioni qui spettanti nelle •'¡ire di Serbelloni, Xunziat. di Germania, 300, loc. cit. 2 Wolfsgruber, Migazzi 29. 3 Ilist. Jahrbuch XXIV 530 n. 3. Una particolareggiata motivazione delle r'chieste pontificie elevate colla protesta del 0 marzo 1741 (vedi sopra) è forata da Nie. Antonelli (Ragioni della Sede Ap. sopra il ducalo di Parma e l>iocenza esposte a' sovrani e principi di Europa, con documenti, 4 voli., •toma 1741).