eoo Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo V. Per conferire al suo procedimento l’apparenza de! Parlamento della capitale pubblicò, al principio del m _ sotto il titolo Estratti delle asserzioni dannose e penar genere che i sedicenti gesuiti hanno sostenuto in tutt perseverantemente 1 un ampio scritto, che a giudizio d avversario dei gesuiti, ribocca dal principio alla fine nr • e di malvagità. - Non vi è addirittura delitto che i gesu » biano insegnato, e di cui non li si accusi qui in base ai scritti. L’autore presume di basarsi su estratti preti dalle opere dei teologi maggiori della Compagnia; ma / -u poterono addurre la prova che la compilazione non meno di 758 falsificazioni, in quanto con omissioni ar parole o parti di proposizione, con aggiunte, cambiari terpunzione ecc., si facevano dire agli scrittori dell’Or ~ alle quali non avevano pensato; spesso si faceva loro per -r' sostenere ciò che essi riprovavano o confutavano. 1 ¡uc*-* «cloaca di menzogne», come la chiama il medesimo venne inviata per decisione del Parlamento del 5 mar tutti i vescovi e a tutte le Camere provinciali col fine eccitarli contro l’Ordine. * Però soltanto tre vescovi cor ' alle aspettative nutrite: Fitz-James di Soissons, De H di Alais e De Grasse di Angers. * Una serie di altri ve- vi <*■'-dannò e proibì quell’acciabattatura. Respinto l’editto reale del marzo 1762, si avvicina'. - ^ più il termine del periodo di sospensione. Come era da * : il 1* aprile vennero chiuse tutte le scuole dei gesuiti ne -‘ f* scrizione del Parlamento parigino e la prosecuzione d< mento venne affidata a preti secolari. : Fino alla pronur. decisione finale sulle costituzioni dell’Ordine, i gesuiti !" rimanere ancora nelle loro case e proseguire il lavoro pa ■ . novizi invece dovettero esser congedati.* Dopo la pronun * » Hjlrall» de» attcrliOH* da«geriu*t* ri prrnirirtur* r» l»"1 f ^ le* toi-dUanl Jc*uit*'* ont don* lou* le* trmp* ri pcr*