Il Parlamento
osso congratularmi con me stesso, che tutti i membri >i!a vi ira provincia siano stati talmente devoti all'autorità del •ifmra •• ila aver creduto che diminuirla fosse la stessa cosa che *rcn re l’istituto, e quindi da avere inorridito per la semplice -i ra el governo di un vicario. La co.-a è andata altrimenti, ma il perdono ».1 •’ ■
4.
•I ¡' cedere del Parlamento di Parigi trovò presto imitazione vincie. Anche i Parlamenti di Rennes (14 agosto 1761). Toksa (15 settembre 1761)4 e Rouen (19 novembre 1761)4 cominci,i .no ad occuparsi coll’esame dell’istituto dell’Ordine. La 'orte, per verità, ad impedire un’estensione ulteriore del movi-*nviò a tutti i presidenti la sua ordinanza del 2 agosto <61 ina i Parlamenti non si lasciarono da ciò arrestare. Entro u 13 aprile 1762 tutte le Camere provinciali, ad eccezione di Di-noni-, Douai e Colmar, avevano richiesto l’istituto per esame.
N» Parlamento parigino le opinioni sul modo di procedere
• tenere da principo erano divi?e. Gli uni, sull'esempio del Pom-^ Vo*evano espellere i gesuiti dal paese, altri pensavano di condii (rradatamente all’estinzione vietando l’accettazione di novizi, ‘•■ri .incora stavano per l’istituzione di un vicario generale, a fine
*1 • ntare, e a poco a poco sopprimere, il legame con il Corpo »¡¡'Ordine.T
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'Td «olani Vicariar gubernatlool* umliram bornwrlnt. Soni» eoa-ndouo • (Ricci a Xectoux II 5 maggio 1762. Archivio di H I m a u-
• ♦ 'ìnria v finn».
... ' • l-amnil a Torrljrfanl II 17 e 24 a*«««» 1761. Cifre. Xmmtial. « trámela " rtt. L/lrri tallone «lei Parlamenti contro lordine è In parie da rlpur-•»* '•ondauna del catecbixmo di M*wenjpi>. che I *lan«onl«ll allrltmlvau-*
* •ttr-i-d ,|Pl Ocanltl (Ivi 24 agredo 1761. pra p.
* * IV la Croi* a Klcrl il 13 aprile 1761
**«*1 * Istoria Mi