1008 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo Vili. in Roma, a quell’ambasciatore veneziano venne proibito qualsiasi contatto con lui.1 Non minori difficoltà di Venezia cagionò al Papa la repubblica di Genova.2 Mal volentieri e pieno di tristezza, scrive colà Clemente il 17 maggio 1760,3 egli elevava la sua voce per lagnarsi ; ma il suo ufficio pastorale non gli permetteva di seppellire per sempre nel suo cuore il dolore cagionatogli dall’editto genovese contro il vescovo di Segni, che egli aveva mandato in Corsica come visitatore apostolico. Dal xrv secolo la Corsica era soggetta al dominio di Genova, ma circa il 1730 i iCorsi si sollevarono contro i loro oppressori sul continente, in aperta insurrezione, che nei decenni seguenti divenne sempre più violenta. Vero è che la signoria del barone di Neuhof, il quale nel 1736 s’era proclamato re dell’isola, non ebbe alcuna consistenza, ma d'ai 1755 il generale Pasquale Paoli combattè con fortuna contro i genovesi, fino a che questi nel 1768 vendettera l’isola alla Francia. La vita religiosa durante queste lotte soffrì i più gravi danni. I vescovi vennero scacciati come partigiani di Genova; di preti regnava la più grande scarsezza, la moralità diminuiva e la superstizione si sostituiva al posto della religione. Benedetto XIV cercò di rimediare nominando in uno stesso giorno, il 29 maggio 1741, 3 nuovi vescovi per le diocesi di Aleria, Sagona e Nebbio e nel seguente 27 novembre uno per Aiaccio. * Il grande missionario francescano Leonardo da Porto Maurizio per iniziativa papale tentò dal maggio 1744 con successo di opporsi con le sue prediche alla morale decadenza,5 fino a che le conseguenze di una grave caduta gli resero impossibile la continuazione della sua attività. Già nel 1733 il governo genovese aveva chiesto per la Corsica un visitatore apostolico. Clemente XIII pensò di concederne uno, ma quando ne diede notizia alla repubblica, ottenne una risposta sprezzante e offensiva. Tuttavia egli pensava che solo un visitatore potesse decidere sul posto quali mezzi fossero consigliabili per rimediare ai gravissimi abusi, e perciò nominò come tale il vescovo di Segni, Cesare Crescenzio De Angelis.8 Paoli accolse il visitatore onorevolmente, ma altro fu il contegno della repubblica. Saputosi in Genova che De Angelis si era imbarcato a Civitavecchia per la1 Corsica, fu bandita il 14 agosto 1760 una * Pioot IV 261. 3 Ivi 30-34; Botta. Storia d'Italia IX. Parigi 1S32. 337-358; Novaes XV 51-53. » li tilt. Cotti. Ili 353. ♦ Gaus, Serie» 704 s.s. » Picot IV 31 s. 6 II 18 settembre 1750, Utili. Cont. 254.