110 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo 111. senta un progresso colossale anzitutto perchè non dà uno sguardo a volo d’uccello come i suoi antecessori, ma un’esatta e particolareggiata riproduzione icnografica delle chiese e dei palazzi, delle ville e dei giardini come pure della conformazione del terreno. Il lavoro, che è opera eccellente anche come incisione su rame, divenne il prototipo della cartografia romana moderna nè da esso si distinguono le carte posteriori se non per quanto riguarda i miglioramenti derivati dal progresso della tecnica.1 Una costituzione di Benedetto XIV del 4 gennaio 1746 regolava lo statuto dell’aristocrazia romana, quale esso in sostanza rimase in vigore sino alla fine dello Stato pontificio.2 Secondo l’ordinanza di Benedetto XIV„ che incomincia « Urbem Romani >v ora il titolo « Nobilis Romanus » era limitato a 187 famiglie, i cui nomi venivano iscritti in un libro d’oro; il diritto ad una tale distinzione veniva concesso soltanto a coloro i quali, sia essi stessi o per mezzo dei loro antenati, avevano partecipato alla amministrazione municipale romana, vuoi come conservatori, vuoi come caporioni. In memoria dell’antico Senato a 60 di queste famiglie venne anche concesso il titolo speciale di « Cives No-biles Conscripti ». Mentre le nuove assunzioni in quest’ultimo grembo spettavano ad una consulta araldica sotto la presidenza del Senatore, la semplice nobiltà poteva venir concessa a famiglie particolarmente benemerite per decisione del consiglio comunale; anche i parenti del Papa le appartenevano automaticamente. Dalle sue fila dovevano venire scelti i rappresentanti dei posti più importanti, così i conservatori, il priore dei caporioni, i consoli dei contadini e anche i sorveglianti stradali ed edili come pure i 50 consiglieri che, ultima reliquia del Senato,3 entravano in carica durante la vacanza della Santa Sede. Mentre il Papa soccorreva nobili caduti in povertà, insisteva contemporaneamente perché la nobiltà limitasse il lusso eccessivo che aveva rovinato molti di essa.4 Le entrate della maggior parte dei magnati romani non bastavano più già per il fatto che i beni erano malamente amministrati e la loro posizione distinta por- » Pktkr.mann, (Inigraph. Mittcilungen LVII (1911) 311; Gnoli, Mostra d> Topografia Romana, Raima 1003, IO. 16; Khinckma.nn, Stadtbaukuiixt 52. 57, il quale osserva che fatta eccezione della grande pianta di Parigi del Ver-niguet non venne mai fatto qualche cosa di simile per nessuna città. Vna rettifica di Nolli nell\4 rcfc. <1. Soc. Rotti. XXIX 538 ss. 2 Soltanto Pio IX emanò il 2 maggio 1853 delle disposizioni integrative; vedi Kkt.’mont IH 2, 057. a Ivi: Unii. XVI 337s.'Cfr. la iscrizione in Forcella I 85. In quest'occa-sione richiamiamo l’attenzione sul * Ristretto di notizie di famiglie nobili esìstenti in Itoma sotto il pontificato di Innocenzo XII raccolte dagli Archivi particolari, dall’istorie etc. sino all’Anno Santo 1750. * Xovaes XIV 14.