La somma dei debiti di Lavalette. 65» regolamento dei debiti. Secondo la >sua istruzione egli doveva innanzi tutto deliberare con i cinque procuratori provinciali, se non fosse indicato inviare un mandatario a Marsiglia per raggiunge ad eque .condizioni un’intesa con i creditori. Per estinguere i debiti egli doveva innanzi tutto ipotecare i beni della missione di Martinica e delle altre case missionarie di colà e in caso estremo venderli ; in seconda linea si farebbe ricorso al pos- ilo immobiliare comune delle provincie, e ove anche questo non bastasse, ai beni dei singoli collegi e residenze.1 L’esecuzione del piano, però, presentava difficoltà imponenti. La (¡rande Camera aveva bensì ordinato solo il pagamento dei crediti della casa Lioncy; ma si doveva aspettare, che ben presto anche gli altri creditori avrebbero presentato le loi'o cambiali. Ora, come soddisfare a tutte queste richieste? L’insieme dei de-Mi del Lavalette ammontava a quattro milioni e mezzo di lire, * di cui tre milioni da pagare in Francia.3 Per pagare queste '«mme era necessario far prestiti. Ma dove ottenerli? I gesuiti francesi avevano preteso già da lungo tempo, che tutta la Compagnia fosse responsabile per i debiti del Lavalette. Ma il General' non potè accettare una richiesta simile, ingiustificata e nelle * « riii,,re e non aveva esperienza di sorta in materia di nfTurl (cfr. Grlffet a 11 7 indio 17(11, In Rochkmovtkix 243 n. 1); inoltre, egli apparteneva » " ' .ro, die sono molto adotti a governare, inirchè non debbano gover-«la sé medesimi. Grazie al modo rumoroso, con cui volle attuare parecchie -te non del tutto confacenti alle istituzioni deU'Ordiue, egli procacci* al più di un fastidio. Fu una nomina fatta |e la f"ix e .Salva! il 17 giugno 1701. Kpist. (Ini. serrctae loc. cit. 11 conferimento Si-Urile della procura ebbe luogo if IH agosto 1701 (sunto in Hooubmosteuc 2); • Ricci a De la Croix l’S luglio 1701, (lallia 4.'! ; • Ricci a Nectoux 11 - dicembre 1701, Archivio di Siman-'as, loc. cit. 3 11 • "KfcTiXijitr-Joi.v (V 2fH> afferma, che le passività del Lavalette avreb-J*7“ n»imontato solo a 2. 4 milioni di lire, e attribuisce la cifro posteriore di ’ Oiiiioo] di ure a intrighi non puliti. A torto. Il I>avalctte meilesimo calcolft * giugno 170(1 (in ima lettera al Ricci) i suol debiti a 4 milioni, nel suo Ué-i»stifiralif (1703) a 5 milioni, Gatin. l'aiutante ilei Grlffet, dette per ‘ ■multare dei debiti, dopo calcolo accurato. la cifra di 4. 5 milioni <11 lire, '■ ‘¡citatore quella di circa .1 milioni. Mentre nella regia [latente del 2 feb-‘r»i„ viene detto, che l'insieme dei debiti del tavolette ammontava per a circa 5 milioni di lire, nell'ordinanza del 3 giugno 1703 si dice, che il ehe pareva superare i 6 milioni. {■ ora salito al doppio e cresci* ogni «ortM», qui, piuttosto, dovrebbero esserci delle imposture, a meno che si voglia *“■ mettere, che neirultima somma siano compresi i debiti dei singoli collegi. 1 • »KKOMTrix 240 s. ; Rtcct. • Istoria 104; Uttn s-l’atenU s ita Noi, Versatile* ~ terrier e le $ Juin 1763 (stampa). J * .Salvnt a Ricci il 20 giugno 1701.